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Cronaca

Segni, un lungo applauso ha dato l’ultimo saluto a Maria Manciocco nel giorno del suo funerale

“Grazie per il grande calore trasmesso in questi giorni drammatici. L’amore fraterno che mi lega a mia sorella Maria è immenso. Dentro di me riesco a sentire la sua presenza. In questi giorni ho vissuto momenti di disperazione, ho lottato contro i...

“Grazie per il grande calore trasmesso in questi giorni drammatici. L’amore fraterno che mi lega a mia sorella Maria è immenso. Dentro di me riesco a sentire la sua presenza. In questi giorni ho vissuto momenti di disperazione, ho lottato contro i miei sensi di colpa per non essere arrivato in tempo e per non aver percepito il pericolo che incombeva su Maria e i suoi figli, salvi per miracolo. La vostra vicinanza e il vostro grande calore aiutano la mia famiglia a sopportare questo immenso dolore. Grazie”. Con queste toccanti parole il fratello Roberto, insegnante di educazione fisica a Carpineto Romano, ha chiuso l’omelia funebre nella cattedrale di Santa Maria Assunta di Segni del funerale di Maria Manciocco, la donna barbaramente uccisa domenica 16 marzo di buon mattino dal marito Eraldo Marchetti.

E’ Stato il vescovo di Velletri Segni Mons. Vincenzo Apicella, affiancato dal parroco Don Franco Fagiolo e da Padre Orazio, Padre Efrian, Don Claudio e da altri sacerdoti della zona a leggere il vangelo di Luca di oggi, tempo di quaresima, che parla della figura di Lazzaro. “In un momento come questo le parole non servono, c’è solo la parola di Dio che noi cerchiamo di far passare in silenzio. In questo momento di tristezza profonda, di smarrimento anche il nostro cuore si è fermato. Purtroppo fatti come questi avvengono in una famiglia normale, ecco perché siamo tutti in gioco. Quali sono le cause…? Benedetto colui che confida nel Signore. . Adesso Maria è legata al nostro signore Gesù Cristo e può vegliare sui due figli”. Di seguito il Vescovo Apicella ha letto la lettera del Santo Padre Francesco che parla di: “resurrezione nel signore e Maria già sta lassù”.

In prima fila il fratello che si è rammaricato per non aver fatto in tempo a salvare la sorella dalla follia omicida del marito e gli altri parenti incrollabili e nobili di pensiero. Poi all’uscita della Chiesa Roberto ed un cugino hanno voluto portare a spalla Maria, adagiata dentro una bara di noce bianca che in chiesa era stata poggiata in terra con sopra il Vangelo.

Seduto vicino al fratello l’On. Renzo Carella, il Sindaco di Carpineto Romano Quirino Briganti, il Sindaco di Gorga Nadia Cipriani, il Sindaco di Montelanico e poco dietro il Sindaco di Segni Stefano Corsi, con al fianco l’assessore Antonella Iannuzzi ed i rispettivi gonfaloni. C’era anche il Vice Comandante dell’aeroporto Moscardini di Frosinone Ten. Col. Marco Marino accompagnato dal Cappellano Militare dell’aeroporto Padre Battista, a portare la solidarietà dei commilitoni dell’assassino. Un lungo applauso ha salutato Maria mentre veniva trasportata, tra due ali immense di folla, verso il cimitero con il traffico fermo e con le serrande abbassate per il lutto cittadino proclamato dall’Amministrazione segnina.

Sulle porte dei negozi ed addosso a diverse donne vi era una capo rosso a rimarcare il femminicidio. Perché di femminicidio si è trattato ed in modo cruento. Presenti alla cerimonia funebre le autorità militari a cominciare dal Cap. Meleleo comandante la compagnia di Colleferro, accompagnato dai suoi uomini, gli agenti della Polizia di Stato che hanno tenuto lontano le telecamere ed i fotografi dalla chiesa ed hanno vigilato affinché tutto si svolgesse con compostezza. “Riposa in pace Maria e pensa ai tuoi bambini” che sono rimasti a casa, è questo anche il nostro auspicio.

(Vietata la riproduzione delle foto senza previa autorizzazione. In apertura il momento in cui la bara è passata davanti casa di Maria Manciocco)

Giancarlo Flavi

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