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16 anni fa la Fiat piangeva la morte di Gianni Agnelli

L'Avvocato si spense il 24 gennaio del 2003. Resta l'uomo simbolo dell'Italia industriale del '900

Il 24 gennaio del 2003 si spegne Gianni Agnelli, l'Avvocato, il volto e il simbolo della Fiat una delle più grandi industrie italiane. Oggi a 16 anni dall'evento a Torino e non solo si ricorda l'industriale che dal 1966 prese in mano le redini dell'industria, oggi FCA.

Uomo tenace e perspicace ha attraversato nella sua vita professionale momenti difficili e storicamente importanti partendo dal suo sogno di internazionalizzazione della Fiat. Attraverso alleanze con altri marchi automobilistici, gli scioperi degli operai e la crisi economica,  la firma del trattato di Roma sulle barriere doganali in Europa, Agnelli cercò di mantenere sempre alto il nome dell'azienda che guidava. Dal 1974 al 1976 è eletto a gran voce Presidente della Confindustria, in nome di una guida che gli industriali vogliono sicura ed autorevole. Dal 1991 è senatore a vita nominato da Francesco  Cossiga. Tra drammi familiari oltre che professionali come la morte di suo figlio Edoardo trascorre la sua vita pensando sempre alla Fiat e al suo grande amore per la Juventus.

Lo stabilimento di Piedimonte S. Germano

Uno degli stabilimenti italiani della ex Fiat oggi FCA è sito a Piedimonte S. Germano,  un territorio legato quasi esclusivamente all’andamento del mercato dell’auto da un punto di vista economico ed occupazionale, come tutti i comuni dell’hinterland cassinate. Lo stabilimento ora attraversa una fase critica legata all'Ecotassa sulle auto maggiormente inquinanti proposta dal governo. Non si è pronti ad oggi a sostenerla e per questo i sindaci dei comuni di Piedimonte, Cassino, Pontecorvo e limitrofi con i sindacati ed il Pd parteciperanno ad un verio e proprio sit-in dinanzi ai cancelli della fabbrica proprio stamane. La richiesta è solo di posticipare la decisione sull'ecotassa di qualche mese fino a quando anche lo  stabilimento di Piedimonte non sarà pronto. La richiesta di uno spostamento in avanti almeno di un biennio dell’Ecotassa è solo una delle misure decise dai sindaci del Lazio Meridionale che vogliono anche un incontro al Mise con la governance Fca a stretto giro per affrontare la questione.

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