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Il 17 maggio per ricordarci che c'è ancora bisogno d'amore

Trent'anni fa l'OMS rimuoveva l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, specificando che non esiste nessuna devianza e nessuna patologia, piuttosto l’orientamento sessuale fa semplicemente parte dell’identità di ogni essere umano

Il 17 maggio del 1990, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha cancellato l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali. A ideare la giornata fu Louis-Georges Tin, curatore del Dictionnaire de l’homophobie, il Dizionario dell’omofobia. Come ben esplicita l'organizzazione Arcigay "Stonewall" di Frosinone: "l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia, la transfobia, la afobia, la intersexfobia sono manifestazioni di violenza e forme di discriminazione e di bullismo nei confronti delle persone gay, lesbiche, bisessuali (bi+), trans*, asessuali e intersex". 

Quanto ancora abbiamo bisogno di questa giornata? Parecchio. Dal 1990 ad oggi è stato forte il contributo contro ogni forma di intolleranza e discriminazione basata sull'identità di genere ma, nonostante ciò, sono ancora 67 i Paesi nel mondo che sanzionano penalmente l'orientamento sessuale. O meglio dire, sono ancora sessantasette i Paesi nel mondo che sanzionano penalmente l'amore. 

Attualmente 7 di loro prevedono la pena di morte per omosessualità in tutto il loro territorio: Arabia Saudita, Iran, Emirati Arabi Uniti, Afghanistan, Somalia, Mauritania e Yemen; mentre altri 5 paesi solo in alcune regioni specifiche, ovvero in alcune zone dell'Iraq, nella zona musulmana della Nigeria, in alcune zone delle Maldive; il Qatar prevede la pena di morte per omosessualità solo per i musulmani, mentre nei territori Palestinesi nella striscia di Gaza, anche se per legge la pena massima è di 10 anni di reclusione, de facto viene applicata la pena di morte.

E l'Italia? 

"L’Italia è rimasto uno dei pochi Paesi in Europa a non avere una legge di contrasto alle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere", finiscono per sottolineare i ragazzi e le ragazze di Stonewall Frosinone. Il DDL Zan, infatti - il disegno di legge contro l'omobitransfobia proposto dal deputato Alessandro Zan - è stato accantonato dal Senato nell'ottobre 2021. 

Inoltre i casi di violenza sul terriotorio italiano sono sempre in crescita, anche se - come riporta l'OSCAD (Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori) - tutti i dati che vengono raccolti vanno stimati per difetto. In che senso? Nel senso che monitorare i crimini d'odio è oggi assai difficile in quanto - spesso per paura o vergogna - non vengono denunciati oppure, se denunciati, non ne viene riconosciuta la matrice discriminatoria da parte degli attori del sistema di giustizia penale. 

Ciononostante, come cita Ansa.it, "l'Italia, nell'ottobre 2017 è entrata a far parte del Core Group LGBTI, un gruppo interregionale di Paesi e organizzazioni, per promuovere i temi della lotta alla discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale e della tutela dei diritti delle persone LGBTI(Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) in ambito Onu.

L'Italia inoltre supporta attivamente la Dichiarazione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite su diritti umani, orientamento sessuale e identità di genere del 2008 ed è parte dell'Equal Rights Coalition, piattaforma di cooperazione tra Paesi che mira allo scambio di informazioni e buone pratiche e al coordinamento dell'azione globale in tema di diritti LGBTI, nonché partner del Global Equality Fund, fondo intergovernativo che si propone di finanziare progetti a tutela delle persone LGBTI".

Amanti dell'omologazione 

I Brutal Truth, nel 1992, lo urlarono nei loro microfoni ad un modesto volume: "I may not be gay but I don't care if you are / Live your life in peace and fuck them if they laugh". Molti di noi vivono ancora nella condizione in cui l'omologazione sessuale, quella in cui un uomo ama una donna e viceversa, costituisca una verità immutabile e imprescindibile. Sono gli stessi per cui l'amore continua a nascere tra i sessi e non tra le persone. Gli stessi che dovrebbero seguire le note di Anti-Homophobe, la canzone sopracitata: potrò non essere gay, ma non mi importa se lo sei tu

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