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Cantone come procuratore a Frosinone? 'Una valutazione di carattere personale'

Il presidente dell'Anac smentisce in una nota eventuali disaccordi con il Governo e chiarisce che al momento non intende lasciare l'anti-corruzione ma presenta domanda anche a Perugia e Torre Annunziata

“In merito ad alcune ricostruzioni di stampa, alcune delle quali mi attribuiscono concetti fuorvianti e parole che non ho mai pronunciato, tengo a precisare di aver presentato domanda al Csm per incarichi direttivi presso le procure della Repubblica di Perugia, Torre Annunziata e Frosinone la settimana scorsa, dopo una lunga valutazione di carattere squisitamente personale. Sapendo che i tempi del Consiglio superiore della magistratura non sarebbero stati brevi, era mia intenzione informare quanto prima gli esponenti dell’esecutivo con cui più intensa è stata la collaborazione istituzionale in questi mesi. Ieri sera, appena la notizia è divenuta di dominio pubblico, ho chiesto immediatamente appuntamento al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Interno e della Giustizia, ai quali esporrò nei prossimi giorni le mie motivazioni.

Nessuna intenzione di dimettermi da presidente dell'Anac

Resta inteso, ovviamente, che non ho alcuna intenzione di dimettermi da presidente dell’Autorità nazionale anti corruzione, come riportato da alcuni organi di stampa, tanto più che l’esito della deliberazione del Csm non è affatto scontato”. Con questa nota il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, spiega il motivo per cui ha presentato domanda in tre tribunali d'Italia per poter svolgere il ruolo di procuratore capo. Tra questi anche Frosinone. Tra qualche mese, infatti, l'attuale procuratore capo Giuseppe De Falco, dovrebbe andare via. Cantone chiarisce che al momento non è sua intenzione lasciare l'Anti corruzione. 

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