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Cassino, pizza ed integrazione in un progetto vincente dell'Istituto 'San Benedetto-Righi'

L'arte dell'impastare insegnata a giovani immigrati inseriti nei progetti Sprar. Un'iniziativa senza precedenti che sta riscuotendo un notevole successo

Un corso per permettere agli immigrati richiedenti asilo di imparare il mestiere di panificatore e pizzaiolo. A rendere possibile questa opportunità di integrazione e di qualificazione professionale nelle cosiddette arti bianche è stato l’I.I.S.San Benedetto- Righi di Cassino in collaborazione con l’Universita’ degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale che, a completamento del Master Executive “Management dell’assistenza e dell’integrazione Migratoria”, coordinato dal professor Pierluigi Diotaiuti, docente di Psicologia della personalità, ha realizzato questo corso di formazione.

Dall'Africa per imparare

La partecipazione al corso dei giovani immigrati, di varie provenienze geografiche (Camerun, Gambia, Nigeria, ecc), è stata possibile grazie a tre progetti Sprar messi in atto nei comuni di: Atina, Sant’Agapito e Scapoli. Durante le lezioni i ragazzi sono stati guidati magistralmente dal docente ed esperto professionista del settore, il maestro pizzaiolo Antonio Iuliano, della famosa pizzeria Donna Sophia di Caserta, apprendendo l’uso di farine, lieviti, norme di igiene e sicurezza, sistemi di qualità, macchinari, forni e impasti. La figura del pizzaiolo è sempre più richiesta, non solo nei panifici o nelle panetterie, ma anche nei ristoranti, nei supermercati e in diverse attività commerciali, provviste di reparti o unità produttive legate alla panificazione. 

Integration Pizza Day

A chiusura del corso, i ragazzi hanno organizzato il primo "Integration Pizza Day", un’occasione unica di degustazione di pizza e di pietanze tipiche dei paesi di provenienza dei “pizzaioli in fasce” presso l'Istituto Alberghiero- Righi, la cui preziosa direzione e’ affidata al Dirigente Scolastico Dott. Pasquale Merino. 
Intervistato, il Dirigente, che ha sempre creduto fortemente nel progetto, che prevede l’attivazione di percorsi formativi per adulti italiani e stranieri sia di enogastronomia e sala/bar che di impiantistica, ha sottolineato le sue molteplici ricadute, sia per i corsisti che hanno acquisito competenze professionali spendibili nel mondo del lavoro, sia per gli studenti dell’Istituto che dall’incontro/confronto con la cultura e le tradizioni di altri paesi, diventano sempre più la consapevoli di essere cittadini del mondo, sia da ultimo per l’Istituzione scolastica che contribuisce ad affrontare e a dare soluzioni alle nuove sfide della nostra società.

La gioia dei docenti

«Siamo soddisfatte – commentano Anna Orrù, docente dell'Istituto Alberghiero e tutor del corso e la dottoressa Debora Cocorocchio, entrambe frequentanti il Master che ha dato origine a questo lodevole percorso formativo - di aver messo in campo questo progetto che parte dalla convinzione che l’inclusione sociale possa passare attraverso l’inclusione lavorativa. Questa è una risposta concreta delle Istituzioni che si trovano ad affrontare le difficoltà dell’inclusione delle comunità migranti e che così offrono a chi è arrivato in Italia un’occasione di crescita lavorativa e sociale,  soddisfacendo al contempo il bisogno diffuso di sicurezza degli abitanti del territorio”.
 

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