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Sabato, 27 Aprile 2024
L'iniziativa / Cassino

Anfore di epoca romana esposte nel tribunale di Cassino: la storia a portata di mano

Una scelta importante quella fatta dal Procuratore d'Emmanuele, dal presidente Pignata e dall'Ordine degli Avvocati. L'inaugurazione con i prefetti di Frosinone e Latina ed vertici provinciaii delle forze dell'ordine

Chi ama la storia e le origini può entrare nel tribunale di Cassino ed ammirare degli importanti reperti archeologici rinvenuti nelle acque del porto di Formia e che per volontà del Procuratore Capo Luciano d'Emmanuele e il presidente Massimo Pignata, saranno esposti in maniera permanente nell'atrio. 

L’esposizione è stata sugellata da una cerimonia in collaborazione con il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cassino Gianluca Giannichedda. Nel palazzo di Giustizia di piazza Labriola era presenti anche il Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo (CP) Nicola Carlone e Chiara Delpino, funzionario archeologo che ha seguito tutte le fasi del recupero da mare dei reperti e la loro successiva custodia presso la sede dell’Ufficio locale marittimo di Formia. In prima fila il Prefetto di Frosinone, Ernesto Liguori, i sindaci delle città costiere del basso pontino (Cassino per impegni improrogabili del primo cittadino Enzo Salera, era rappresentanta dal comandante della Polizia Locale, Pasquale Pugliese), il Direttore Marittimo del Lazio, Ammiraglio Filippo Marini e le massime rappresentanze dei Comandi Provinciali delle Forze dell’Ordine.

Cassino reperti procura

A fare bella mostra nel palazzo di Giustizia di piazza Labriola due anfore vinarie greco-italiche risalenti al II – I secolo a.C. rinvenute nel 2012 sul fondale dell’avamporto di Formia in occasione di operazioni di ispezione subacquea propedeutiche all’avvio di lavori marittimi; i reperti sono stati recuperati dal battello G.C. A68 della Guardia Costiera con l’ausilio di un operatore subacqueo professionale e successivamente portate in superficie su indicazione della Soprintendenza archeologica.

"Simili operazioni sono il frutto di una sinergia che vede costantemente impegnate la Guardia Costiera e la Soprintendenza in una quotidiana azione di tutela, salvaguardia, vigilanza e mappatura del patrimonio archeologico sommerso, che, nel mare nostrum, ha portato negli anni a numerosi rinvenimenti simili. I due antichi contenitori servivano a trasportare il prodotto del commercio ed erano stipati nelle stive delle navi che percorrevano le rotte marittime fra cui quelle che approdavano alla costa meridionale del Lazio. Testimoni di un passato di storia e di tradizioni di cui è ricco il mare di Formia e Gaeta, le due anfore, grazie all’iniziativa voluta dagli Uffici Giudiziari di Cassino, dalla prossima settimana saranno visibili a tutti gli operatori della Giustizia ed ai cittadini che frequentano il Tribunale di Cassino". 

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