rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Attualità Ceccano

Ceccano, bonifica Belvedere: torna il verde selvaggio

Dopo le polemiche dello scorso anno sui costi eccessivi della bonifica e sulle sue presunte legalità, l'area è tornata a versare in uno stato degradante

Lo scorso febbraio i cittadini della Città di Ceccano, e con loro le casse comunali, avevano constatato una grave inefficienza da parte dell’Amministrazione Caligiore la quale, il 19 agosto del 2021, aveva approvato il progetto esecutivo relativo agli interventi di bonifica e messa in sicurezza della vegetazione infestante sita in Via Pisciarello, località “Belvedere” del Comune.

Per il sopracitato intervento furono stanziati 130 mila euro dei 260 mila del Decreto Crescita e, all’epoca, fu definita una “bonifica storica” dal promotore e assessore all’Ambiente Riccardo Del Brocco. Ed effettivamente questo fu: tonnellate di rifiuti furono eliminati, assieme al verde selvaggi.

Adesso però, giugno 2023, il sito è tornato a versare nelle iniziali condizioni degradanti. 

Lo sfogo del Partito della Rifondazione Comunista 

“Sono e sarò pronto a difendere una visione del mondo che preferisce gli alberi all’amianto abbandonato, i percorsi urbani ad una discarica a cielo aperto, le bonifiche all’incuria. In ogni sede e con ogni mezzo. Per Ceccano e per l’ambiente”. Così tuonava l’assessore Del Brocco ad aprile 2022 celebrando l’epocale bonifica del Belvedere a Ceccano.

Guardando lo stato attuale in cui versa la zona, consapevoli del consistente investimento di denaro pubblico finalizzato alla bonifica dell’area, e avendo – soprattutto – tempo fa avanzato una proposta alla maggioranza in merito alla necessità di programmare un piano di gestione e manutenzione della zona per garantire il mantenimento dei luoghi bonificati, dispiace, davvero, constatare come chi amministra Ceccano abbia talmente tanta arroganza da non capire quanto utile possa essere per la cittadinanza il confronto democratico con la minoranza tutta e con i cittadini , specie quando si tratta di soldi della comunità. Ci tornano in mente le parole dell'assessore Del Brocco che , con fare superbo, rimproverava alla consigliera Piroli di essersi permessa di contestare una bonifica epocale che, a suo dire, avrebbe restituito a Ceccano un' immagine degna della nostra storia.

Peccato che qui, di epocale, ci sia solo la figura barbina fatta dal caro assessore che, con fare baldanzoso, celebrò l’ intervento di bonifica con tanto di selfie scattato sul balcone di un’abitazione privata, inneggiando con fare compiaciuto per un risultato che, ad oggi, risulta del tutto vanificato.

Perché non prova a chiedere ora di usare quel balcone? Magari per proporci un nuovo selfie con sullo sfondo l’eternit lasciato li ammucchiato a marcire dagli incivili inquinatori? Magari approfitta dell’occasione per cominciare a spiegare perché tutto e’ stato abbandonato.Ora la colpa a chi verrà data?!?

Di certo la bonifica c è stata, e ne prendiamo atto, ma l’assenza di un progetto di manutenzione a lungo termine ha totalmente vanificato il risultato ottenuto, rivelando la totale assenza di logica e programmazione nella gestione del denaro pubblico da parte della maggioranza.

Come se non bastasse l aver erroneamente investito parte di quel denaro per bonificare i terreni di privati cittadini, che non hanno esitato a chiudere l’area e chiedere la rimessa in pristino dello stato dei luoghi con annesso risarcimento danno. Una “piccola” svista costata alle casse comunali ben €20.000 per raggiungere un accordo transattivo con i cittadini interessati da questa bonifica sine titulo. Al danno , ora, si aggiunge anche la beffa di un’area che rischia di trasformarsi, nuovamente, in quella stessa discarica a cielo aperto tanto contestata dall’amministrazione. Le foto dell’eternit abbandonato sono più che eloquenti.

150.000 mila euro buttati , come buttati sono quelli spesi per le mini isole ecologiche mai entrate in funzione ed ora abbandonate nei piazzali retrostanti le scuole; Come buttati saranno i soldi che si spenderanno per piazza Mancini, che di tutto ha bisogno ma non certo di una nuova pavimentazione, visto che quella esistente è pressoché perfetta e il centro storico merita ben altro che luride scie di asfalto stampato.

Parlano di Conti e Contea, di rispetto della storia della città, ma non sembrano avere la minima percezione di cosa voglia dire vivere il presente programmando il futuro, magari di concerto con la minoranza e con la cittadinanza tutta che merita di essere maggiormente coinvolta.

Il nostro intervento di allora sulla necessità di elaborare un programma di manutenzione del Belvedere bonificato non fu nemmeno preso in considerazione, eppure guardava proprio alla riqualificazione e alla conservazione della storia e della memoria Ceccanese. Guardava , soprattutto, alla partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica .

Confidiamo nella presentazione di un esposto alla corte dei conti ed alle autorità competenti da parte di tutte le forze cittadine e politiche di opposizione, perché nella situazione di dissesto in cui attualmente versa il comune una negligenza amministrativa simile non è più tollerabile e offende la città.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ceccano, bonifica Belvedere: torna il verde selvaggio

FrosinoneToday è in caricamento