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Ciclismo storico a Frosinone, per Fiab necessario un ritorno alla bicicletta

I ciclisti della Nova Unione Velocidepedistica Italiana hanno fatto la prima tappa nel capoluogo ciociaro. L'associazione ambientalista: “Piste ciclabili non rinviabili"

Una tappa nella storia del ciclismo italiano, un momento emozionante per ricordare gli uomini e i campioni. La rievocazione della Nova Unione Velocidepedistica Italiana per Fiab Frosinone assume una portata più ampia rispetto alla sua già rilevante valenza filologica.

Ieri mattina, dopo una notte trascorsa a pedalare, i ciclisti hanno raggiunto Frosinone, prima fermata dopo essere partiti da Roma. Bici e indumenti d'epoca originali hanno riportato alla mente le imprese epiche, perché tali erano per le condizioni delle strade e soprattutto la poca agilità dei mezzi. E poi le vite di quelle persone che nello sport avevano visto un riscatto sociale o un modo per aiutare la famiglia.

Ed eccoli dunque i campioni del ciclismo storico, accolti dalla Fiab Frosinone e dall'assessore del Comune di Frosinone Rossella Testa, per rievocare la Roma-Napoli-Roma che, disputata ogni 20 settembre dal 1902 al 1934, celebrò la presa di Porta Pia e quindi l'annessione di Roma all'Italia, completando l'unità nazionale.

“Iniziative come questa – dichiarano i rappresentanti frusinati della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – richiamano molti appassionati ed è dunque l'occasione per riportare al centro dell'attenzione pubblica la bicicletta. La bici quale veicolo di salute e qualità di vita. Torniamo a ribadire che adeguati spazi dedicati alla persona, pedoni e ciclisti, in un contesto urbano di fruibilità da parte di tutti i mezzi non solo le auto, possa ridare salubrità e benessere ad una città per troppi anni soffocata dal cemento e dall'asfalto e ora affamata di ossigeno e luoghi verdi. Parallelamente, considerata la forte espansione del cicloturismo e le immense risorse paesaggistiche presenti sul territorio, riteniamo indispensabile intercettare anche questa opportunità in un'ottica provinciale. Per entrambi gli obiettivi, che secondo l'associazione cicloambientalista non sono rinviabili, la realizzazione di percorsi ciclabili è la condizione prioritaria e necessaria”.

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