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Comuni Ricicloni, Paliano il più Plastic Free di tutta la regione Lazio

Buone notizie per il Lazio: sono ben 127 i Comuni Ricicloni 2019 (+41 rispetto allo scorso anno) oltre un terzo di tutti i Comuni. Salgono anche i Comuni premiati come Plastic Free arrivando a 13 (erano 9 nella passata edizione) e i Comuni Rifiuti Free quest’anno 18 (erano 14 un anno fa)

È stato presentato questa mattina, durante il Terzo Ecoforum di Legambiente Lazio che si è tenuto a Roma nelle sale dell’Hotel Quirinale e con il contributo della Regione Lazio, l’annuale dossier “Comuni Ricicloni e Ciclo dei Rifiuti nel Lazio” che l’associazione ambientalista, compone per analizzare lo stato di avanzamento delle buone pratiche dell’economia circolare, la quantità di Comuni Ricicloni che hanno superato il 65% di raccolta differenziata, il numero di Comuni Plastic Free dove si producono meno di 10 kg/abitante all’anno di rifiuti in plastic, i Comuni Rifiuti Free quelli cioè dove vengono prodotti meno di 75 kg/abitante all’anno di indifferenziato. Fonte dei dati ARPA Lazio e nuovo catasto rifiuti ISPRA su raccolta 2018.

Buone notizie per il Lazio: sono ben 127 i Comuni Ricicloni 2019 (+41 rispetto allo scorso anno) oltre un terzo di tutti i Comuni. Salgono anche i Comuni premiati come Plastic Free arrivando a 13 (erano 9 nella passata edizione) e i Comuni Rifiuti Free quest’anno 18 (erano 14 un anno fa). Di conseguenza sale la percentuale totale di differenziata regionale che arriva al 47,3% (dal 45,5%) e senza il dato negativo di Roma la percentuale è addirittura del 53%. Il podio per i migliori risultati nella percentuale di raccolta differenziata Vallinfreda (RM) 83,9%, Norma (LT) 83,6%, Canepina (VT) 82,7%. Fiumicino (RM) miglior comune per rifiuti differenziati totali, Paliano (FR) il comune più Plastic Free; 3 piccoli comuni nelle prime 3 posizioni e il 62% di tutti i ricicloni sono comuni con meno di 5.000 abitanti. Tra le Provincie salto il miglioramento più evidente è quello della provincia di Rieti che balza dal 38,3% al 47,1% di differenziata con un miglioramento di quasi 10 punti percentuali in un anno, peggior provincia per la prima volta la Città Metropolitana di Roma al 46,4% trascinata in basso dai numeri peggiorati della Capitale dove la percentuale scende per la prima volta nella storia, dal 43,2% all’attuale 42,9%.

“Il numero di Comuni Ricicloni nella nostra regione, aumenta come mai prima d’ora, e grazie a tutte queste amministrazioni virtuose il Lazio può fare passi da gigante verso una sana gestione del ciclo dei rifiuti e verso l’economia circolare - dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio - per la quale servono però tutti gli impianti per la gestione delle frazioni differenziate, a partire dall’organico. Il podio dei migliori dimostra quanto bene si possa fare nella piccola grande Italia dei piccoli Comuni, e il numero notevole di Comuni grandi racconta che si può far benissimo in contesti molto complessi. Tutti i dati sono in netto miglioramento ma su tutti pesano gli scarsi risultati della differenziata a Roma che, con l’ultimo peggioramento è una palla al piede per le performance di tutta la regione: la sua è diventata l’ultima delle provincie per la differenziata e senza un dato così negativo della Capitale, l’intera Regione avrebbe superato ampiamente il cinquanta per cento di differenziata. Questi numeri raccontano in maniera incontrovertibile il fallimento totale dell’amministrazione romana sui rifiuti: senza differenziata, senza prospettive di miglioramento, senza alcun impianto per la gestione delle frazioni e con tutti i rifiuti prodotti, esportati in impianti di altri territori, con un peso ambientale assurdo per il trasporto e per la ricaduta ingiusta su altre collettività. Oggi però vogliamo festeggiare i risultati ottenuti dai cittadini del Lazio, insieme alle aziende, alle associazioni e agli enti pubblici portatori di una sana rivoluzione verso l’economia circolare”. 

Il numero di amministrazioni che hanno attuato la Tariffa Puntuale nel Lazio è ancora basso: la Regione ha posto già nel 2016, per legge, l’obbligo al passaggio da TARI a TARIP entro il 2020, ma sono un numero irrisorio i Comuni che, dopo un primo finanziamento, stanno adempiendo al passaggio. “Chiediamo alla Regione di sostenere ancor di più le amministrazioni in questo passaggio fondamentale, una norma sacrosanta deve trovare la sua realizzazione reale: oggi che abbiamo notizie così positive sulla percentuale di differenziata, sul numero di buone pratiche e anche sulla diffusione di impianti indispensabili alla gestione delle frazioni, a partire da quella organica, bisogna porre un’attività forte e concreta perché a fine dell’anno prossimo possa essere attuato veramente il principio chi inquina paga, con l’applicazione della tariffa puntuale”.


All'Ecoforum hanno partecipato tra gli alti: MASSIMILIANO VALERIANI - Assessore al ciclo dei rifiuti, impianti di trattamento, smaltimento e recupero della Regione Lazio, CRISTIANA AVENALI - Responsabile Piccoli Comuni e Contratti di Fiume della Regione Lazio, STEFANO CIAFANI - Presidente nazionale di Legambiente, ANDREA ZAMPETTI Percorsi di Cittadinanza - Città dei Ragazzi, FABIO MUSMECI Presidente Associazione Italiana Compostaggio, PIERLUIGI SIMMINI e ALESSIA CHINELLATO - Too Good To Go, RAPHAEL ROSSI - Amministratore Unico di Formia Rifiuti Zero, ALESSANDRO CARUSO - Iterchimica, VALENTINO DI PRISCO - Presidente Volsca Ambiente, MASSIMO MEDUGNO - Direttore Generale di Assocarta, MARCO LUPO - Direttore Generale di Arpa Lazio, PAOLO RINALDI - Amministratore Delegato Bio2Gas, TOMMASO CASSATA - Chief Operating Officer Asja, MARIA DOMENICA BOIANO Direttrice di Legambiente Lazio.

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