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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus, bollettino del 19 aprile: una settimana senza morti con o per Covid-19

Dal Capoluogo, in vista della Fase 2, il Sindaco Ottaviani ha già evidenziato che, oltre la dicotomia Salute-Economia, c'è una terza opzione: il Buonsenso. Il Seresmi, intanto, ha aggiornato i casi totali dei Comuni della provincia di Frosinone

Tre notizie nel bollettino regionale "Coronavirus" del 19 aprile relativo alla provincia di Frosinone: la scoperta di due case di riposo abusive a Fiuggi, il settimo giorno senza morti di conterranei con o per Covid-19 e l'accertamento di 6 nuovi casi positivi. In realtà, rispetto a ieri, i casi aggiuntivi validati dal Ministero della Salute sono ben 16 portando così il totale a 521. Questa la situazione aggiornata del Lazio: in tutto 5.755 casi esaminati, di cui 4.321 ancora positivi (2.766 in isolamento domiciliare, 1.370 ricoverati in degenza Covid e 185 in Terapia Intensiva), 1.093 negativizzati e 341 deceduti. 

Il Seresmi (Servizio Regionale per la Sorveglianza delle Malattie Infettive), nel frattempo, ha aggiornato alle 17 di ieri, sabato 18 aprile, la mappa laziale del contagio, contenente i casi totali relativi ai Comuni. I numeri, in vari casi, non corrispondono a quelli resi noti man mano dai Sindaci ma rincorrono fedelmente quanto viene validato quotidianamente dal Ministero competente. Dei 505 casi confermati sinora dal Dicastero, sono 499 quelli geolocalizzati sulla mappa del Seresmi e riportati nel grafico in basso. (Aggiornamento 19:00)

D'Amato: "Scoperte due case di riposo abusive nel territorio di Fiuggi"
Tutti gli aggiornamenti, giorno dopo giorno, sul contagio da Covid-19 in provincia di Frosinone

Coronavirus - Dati comunali notificati al SERESMI (Grafico Comuni) 18-04-2020-2Coronavirus, verso la Fase 2. Ottaviani: "La Salute o l'Economia? Il Buonsenso" (Aggiornamento ore 9:00)

Nella giornata di ieri, sabato 18 aprile, la provincia di Frosinone aveva raggiunto i 505 casi complessivi di positività al Coronavirus e tra questi, stando ai controversi bollettini diramati dal Sistema Sanitario Regionale (“Salute Lazio”), sarebbero almeno 74 i negativizzati e 29 le persone ufficialmente decedute con o per Covid-19. Purtroppo, neanche il Ministero della Salute – che valida quotidianamente i nuovi contagi accertati e li ripartisce per province – comunica il numero esatto di negativizzazioni e decessi registrati a livello provinciale, nonché quello di infetti ricoverati o posti in isolamento domiciliare. 

Nella trepidante attesa di conoscere – direttamente dalla Asl o dalla Prefettura di Frosinone – dati più aggiornati a riguardo, per sapere quanti siano sinora riusciti a sconfiggere o meno il “nemico invisibile”, il Sindaco del Capoluogo Nicola Ottaviani ha creato un parallelo tra l’emergenza sanitaria ed economica in corso e quella ben nota e legata all’inquinamento provocato dall’ex Ilva di Taranto.

Lo ha fatto in un video-intervento finalizzato a mettere in risalto un concetto su tutti: “Nella dicotomia, che in questo momento è in gioco, tra la Salute e l’Economia, noi facciamo prevalere sempre e soprattutto il Buonsenso”. Perché sì, come si è già avuta occasione di sottolineare su queste colonne, la Salute dovrebbe venire sempre prima di tutto, magari procedere di pari passo con l’Economia, ma mai dopo.      

Il video-intervento del Sindaco di Frosinone

“In questi giorni, in Italia, è in corso un dibattito particolare - ha esordito lo stesso Ottaviani - Quello della scelta, dell’opzione tra la Salute e l’Economia. Noi possiamo dire che probabilmente, tra queste due categorie, deve prevalerne una terza, più importante, quella del buonsenso. Non bisogna pensare soltanto a quello che è il profilo economico perché altrimenti dovrebbe valere lo stesso ragionamento che per tanti anni è risultato valido anche a Taranto, dove per tanto tempo si è detto che ci sono 5.000 posti di lavoro da tutelare e non fa nulla se poi l’ex Ilva inquina o va a disseminare sull’intero territorio di Taranto, quindi su 150.000 persone, polveri che in tanti casi sono state anche letali”.

“Non è questo il ragionamento che noi possiamo sostenere - è andato avanti - come, dall’altro canto, non possiamo dire ‘Blocchiamo tout court l’Economia’ perché alla fine dobbiamo dare anche qualcosa di concreto alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese, e in qualche modo bisognerà ripartire. Ecco perché i provvedimenti che stanno per adottare il Governo e la Regione da un momento all’altro sono provvedimenti che noi dovremo poi applicare con grande raziocinio e grande senso della misura. Dobbiamo cercare di portare avanti il valore fondamentale della vita e di conciliarlo e coniugarlo con quello che è il profilo dell’Economia”.

“La raccomandazione - ha concluso il Primo Cittadino - che noi vogliamo fare, soprattutto a quelli che saranno i nostri cittadini da qui a breve, è – sì, di essere soddisfatti per quello che abbiamo ottenuto sino a questo momento; infatti, il Comune di Frosinone è tra i capoluoghi italiani dove il rapporto tra numero di positivi al Covid e popolazione residente è in assoluto tra i migliori – ma questo non può consentirci di staccare la spina. Questo non può consentirci di rilassarci”.

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