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Coronavirus in Ciociaria, bollettino del 20 aprile: l'altalena del contagio

Dalla Regione Lazio, oltre alla più giovane vittima della serie relativa alla provincia di Frosinone, confermano il ritmo serrato dei controlli nelle RSA e case di riposo. Tra i nuovi positivi anche tre ragazzi della Protezione Civile di Patrica

Nel bollettino regionale "Coronavirus" del 20 aprile, in relazione al territorio di competenza della Asl di Frosinone, sono stati confermati il già appreso decesso di un 47enne di Ceprano e il ritmo serrato dei controlli sulle RSA e case di riposo del territorio. Nel corso degli stessi, tra l'altro, è stato possibile scoprire due strutture socio-assistenziali abusive a Fiuggi e una di queste è stata ufficialmente chiusa nella giornata di oggi. Rispetto all'ultimo deceduto, la vittima più giovane dall'inizio dell'emergenza, la provincia di Frosinone torna a piangere morti a distanza di una settimana dalla scomparsa con Covid-19 di un'anziana di Vico nel Lazio, una delle ex ospiti della casa di riposo Hermitage di Fiuggi.  (Aggiornamento ore 19:00)

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In provincia di Frosinone: tra alti e bassi

Il Ministero della Salute ha sinora validato 525 casi positivi al Covid-19, di cui 513 geolocalizzati dal Seresmi (Servizio Regionale Sorveglianza Malattie Infettive), come si può vedere nel grafico in basso. Continua così l'altalenante andamento dei contagi accertati a livello provinciale. A partire da lunedì 13 aprile, infatti, il Dicastero competente ha comunicato i seguenti incrementi: 0, +1, +6, +18, +5, +3, +16 e +4. Così, invece, il Sistema Sanitario Regionale, alias Salute Lazio: +2, +5, +5, +8, +12, +9, +6 e +8. Sono in tutto 53 nel primo caso e 55 nell'altro. FrosinoneToday.it continua a riportare i dati provinciali garantiti dal Ministero della Salute, pur confrontandoli con quelli forniti dalla Regione Lazio, e i casi man mano ripartiti per comune dal Seresmi.  

Coronavirus - Dati notificati al SERESMI (Grafico Comuni) 19-04-2020-2

Contagiati tre ragazzi della Protezione Civile di Patrica

Tra gli ultimi casi positivi confermati in giornata, anche quelli di tre ragazzi della Protezione Civile di Patrica. "Mi è stata comunicata questa mattina dall'Autorità Sanitaria Competente la positività di un cittadino - ha dapprima reso noto via social, alle 14:30, il Sindaco Lucio Fiordalisio - Il soggetto è in buone condizioni ed è stato immediatamente attivato a lui e alla sua famiglia il protocollo per la quarantena". "Ritengo doveroso emettere nuovo Comunicato rispetto alle informazioni ricevute dalla Asl di Frosinone - ha poi aggiunto alle 17:30 - Ho informato anche Sua Eccellenza il Prefetto Ignazio Portelli della mia volontà di informare, sempre nel rispetto della privacy, la mia cittadinanza. In questo momento, risultano positivi tre ragazzi della nostra Protezione Civile, uno residente a Patrica, due in altri Comuni.  Stanno tutti bene e in quarantena obbligatoria".

"A loro - li ha abbracciati virtualmente, infine, lo stesso Fiordalisio - va la mia vicinanza e il ringraziamento straordinario per l'incredibile lavoro che hanno svolto verso tutti noi, senza di loro non saremmo mai riusciti a fornire tutti i servizi attivati e non avremmo mai potuto sostenere le persone in difficoltà. Il loro impegno purtroppo li ha esposti ad un rischio maggiore rispetto agli altri, torneranno nel gruppo ancora più forti e determinati. La Task Force della Asl di Frosinone, e specifico, solo questa Struttura, ha la competenza per ricomporre la catena di soggetti che possono avere avuto un contatto stretto con i nostri tre ragazzi. Ora, tutti noi sappiamo che la Protezione Civile in questo mese ha assistito molti cittadini e ha effettuato tante consegne. Ma lo ha fatto sempre in totale sicurezza e rispettando i dispositivi di precauzione. Questa circostanza garantisce la mancanza di contatto stretto nelle attività espletate".

D'Amato (Regione Lazio): "Il dato più basso dal 12 marzo"

Se si parla di Lazio, però, tira una ventata istituzionale di entusiasmo: "Oggi - dichiara l'Assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato - registriamo un dato di 60 casi di positività in continua discesa sia nei numeri assoluti che nel trend che è in frenata al 1%. Una giornata simbolica: proprio oggi quando vengono dimessi, dopo la riabilitazione fatta al San Filippo Neri, la coppia dei coniugi di Wuhan, registriamo il dato più basso dal 12 marzo. Non dobbiamo ora vanificare gli sforzi, è il momento di stabilizzare questa discesa e continuare a lavorare e mantenere alta l’attenzione sulle case di riposo e le RSA (ad oggi 384 ispezionate, ndr)".

Si ricorda che i dati del Lazio forniti quotidiamente dal Ministero della Salute e dalla Regione sono i medesimi, ma quelli resi noti dai due enti in merito alla provincia di Frosinone non corrispondono tra di loro. Questa l'attuale situazione regionale:  5.815 casi totali, di cui 4.365 ancora positivi (2.792 in isolamento domiciliare, 1.388 ricoverati in degenza Covid e 185 in Terapia Intensiva), 1.101 negativizzati e 349 deceduti. Va detto anche che tra ieri e oggi si sono registrati 8 "guariti" (negativi al secondo tampone), ma anche altrettanti morti. 

Un passo indietro a livello regionale

Nella giornata di ieri, domenica 19 aprile, c’era stato un incremento di appena 87 casi di positività al Coronavirus nel Lazio – più o meno un quinto in provincia di Frosinone – come sottolineato dallo stesso D’Amato: “È il dato più basso da un mese ed è la prima volta che scendiamo sotto i 100 nuovi casi giornalieri dal 19 marzo scorso e un trend per prima volta sotto il 2%. Adesso bisogna stabilizzare la discesa e mantenere alta l’attenzione sulle case di riposo e le RSA”. Quelle che sono colpite anche da fake news. 

“Ancora una volta - hanno difatti lamentato sulla pagina sociale “Salute Lazio” - dobbiamo smentire una bufala diffusa per infangare il lavoro fatto durante questa emergenza. Prendendo spunto da una richiesta di disponibilità fatta alle Rsa del territorio per creare strutture esclusivamente Covid, sta girando la notizia che il Lazio avrebbe facilitato il contagio nelle residenze dedicate agli anziani. È totalmente falso. Quell’avviso ha come obiettivo di individuare quelle Rsa disponibili a diventare Centri Covid (come ha già fatto l’INI-Città Bianca di Veroli, ndr), luoghi per ospitare esclusivamente pazienti contagiati che non hanno la necessità di ricovero ospedaliero. Questa scelta è stata fatta per isolare totalmente i contagiati e contenere la diffusione del virus. Quindi nessuna promiscuità tra positivi e negativi. Una buona pratica validata dall'Istituto Spallanzani, in piena conformità delle linee guida del Ministero della Salute”.

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