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Coronavirus, bollettino 27 maggio: risultato positivo un medico della provincia di Frosinone

È di Sora e tra gli 81 asintomatici scovati nel Lazio tramite la strategia integrata tra test sierologici e tamponi. Tra i 3 nuovi casi provinciali, uno è di Supino. Indagine ministeriale: 'Se vi chiama lo 065510, è la Croce Rossa, non una truffa'

Un medico di famiglia della provincia di Frosinone, per l'esattezza di Sora, è risultato positivo al Coronavirus. Dopo che l'esito del test sierologico ha attestato la presenza di anticorpi, quindi un suo recente contatto col virus, il tampone diagnostico ha confermato il suo contagio. La notizia è stata diffusa dall'Assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato al termine della consueta videoconferenza con i Direttori generali delle Asl e delle Aziende ospedaliere del Lazio: "Proseguono le attività per i test sierologici agli operatori sanitari e delle Forze dell’Ordine - ha premesso lo stesso D'Amato - La strategia integrata tra i test sierologici e i tamponi si sta dimostrando efficace nella conoscenza dei contatti e nell’individuazione degli asintomatici. È stato così individuato un medico di medicina generale nella provincia di Frosinone". 

++ Articolo aggiornato alle 18:30 ++

Il bollettino regionale "Coronavirus" del 27 maggio

La task force regionale per il Covid-19, nel suo odierno bollettino relativo alla provincia di Frosinone, ha parlato di tre nuovi casi positivi, fortunatamente di zero decessi e di ulteriori sette persone uscite dalla sorveglianza sanitaria domiciliare. Tra gli ultimi tre contagi notificati al Sistema sanitario regionale una persona di Supino – com'è stato reso noto nella serata di ieri, martedì 26 maggio, dal preoccupato Sindaco Gianfranco Barletta – e il succitato medico di Sora, a cui ha fatto riferimento nel tardo pomeriggio di oggi il Primo Cittadino Roberto De Donatis, ma limitandosi a parlare di un 67enne asintomatico che aveva effettuato recentemente un test sierologico. 

Barletta (Supino): "Sembrava fossimo usciti da questo incubo"

"Ho appena ricevuto la conferma che nel nostro paese è stato registrato un nuovo caso di positività al Covid-19 - ha comunicato lo stesso Barletta alla sua cittadinanza - La persona interessata è in isolamento così come sono in quarantena i familiari. Sembrava fossimo usciti da questo incubo, invece questa notizia ci riporta indietro e ci dimostra che non è ancora il momento di abbassare la guardia. Cerchiamo di rispettare le indicazioni sull'utilizzo delle mascherine e sul distanziamento, non viviamole come terribili costrizioni ma semplicemente come un piccolo ulteriore sacrificio da fare per uscire definitivamente da questo difficile periodo".

De Donatis (Sora): "Parliamo di un 67enne che è asintomatico e aveva fatto un esame sierologico"

"Mi è stata certificato da parte dei servizi competenti dell'Asl - ha dichiarato, invece, il Sindaco De Donatis nel corso del suo consueto video-intervento di aggiornamento - un nuovo caso di positività al Covid-19 che porta i numeri della città di Sora a 43. L'ultimo caso risaliva ormai al 15 maggio o giù di lì, quindi c'eravamo abituati a un trend orizzontale. L'approfondimento mi lascia un po' più tranquillo rispetto a quanto ho appreso - ha poi fatto presente - Parliamo di un uomo di 67 anni che sta benissimo, è assolutamente asintomatico e, per ragioni legate alla sua necessità di approfondire, aveva fatto un esame sierologico. Era risultato positivo a un gene del Covid-19 e, a seguito di questa analisi sierologica, ha fatto anche il tampone ed è risultato positivo a uno dei tre geni. Si tratta dei 'famosi' casi indeterminati, ossia fino alla fine di marzo neanche conteggiati tra i casi positivi. È uno di quei casi che ha scarsa o pressoché nulla capacità di trasmissibilità". 

La situazione del contagio a livello regionale e provinciale 

Nel Lazio gli attuali casi positivi sono 3.488, di cui 2.361 in isolamento domiciliare, 1.062 ricoverati con sintomi, 65 in Terapia Intensiva. 701 sono i pazienti deceduti e 3.483 le persone guarite. In totale sono stati esaminati 7.672 casi, di cui 614 in provincia di Frosinone. "Oggi - ha commentato l'Assessore D'Amato - registriamo un dato di 11 casi positivi nelle ultime 24h è il dato più basso da inizio emergenza e un trend a 0,1%. Il numero dei guariti nelle ultime 24h è cresciuto di 53 unità. I decessi sono stati 8 mentre continuano a crescere i guariti che sono arrivati a 3.483 totali e i tamponi totali eseguiti sono stati circa 243 mila". Per l'esattezza sono 242.287, mentre le persona sinora testate ammontano a 195.001, 2.410 in più rispetto al dato di ieri. 

Test sierologici: "Se vi chiamano dallo 065510, è la Croce Rossa, non una truffa"

"Le volontarie e i volontari della Croce Rossa (anche in provincia di Frosinone, ndr) stanno lavorando senza sosta per questo servizio importante per le nostre comunità. Se ricevete una chiamata con lo 065510 (parte iniziale del numero, ndr), è la Croce Rossa Italiana, non è uno stalker, non è una truffa telefonica. È un servizio importante che potete rendere al vostro Paese attraverso un piccolo prelievo venoso". Così il Presidente della CRI Francesco Rocca nella video-campagna del Ministero della Salute (in basso) relativa all'indagine di sieroprevalenza avviata dall'altro ieri, lunedì 25 maggio, per ripercorrere la "storia" del Coronavirus a livello nazionale. 

Come riportato da Today.it, sono state oltre 7.300 le telefonate effettuate sinora per contattare i cittadini rientranti nel campione selezionato da Istat (150.000 persone in 2.000 Comuni). Rispetto a un'indagine che potrebbe fotografare quanto il virus abbia realmente circolato in Italia, però, solo 1 su 4 (il 25%) ha detto sì all'esecuzione del test già al primo contatto telefonico. Oltre il 60%, invece, ha chiesto di essere ricontattato per vari motivi, mentre il restante 15% è propenso a farlo ma per il momento sta ancora valutando.   

Indagine regionale di sieroprevalenza: gli ultimi dati

In quanto all'indagine epidemiologica lanciata agli inizi di maggio dalla Regione Lazio, sono stati sinora effettuati 41.798 dei 300.000 test sierologici previsti, con una percentuale di sieroprevalenza, ossia di presenza di anticorpi al Coronavirus, pari al 2,4%. In altre parole, effettuando poi il tampone a chi è risultato positivo al test e dunque entrato in contatto con il Covid, sono stati individuati 81 casi di contagio asintomatico tra il personale sanitario e le forze dell'ordine. "Con questa modalità - ha già evidenziato l'Assessore D'Amato - testiamo circa 10 mila persone al giorno". 

“Esprimo un sincero apprezzamento per le mozioni approvate nell’odierna seduta del Consiglio regionale da tutti i gruppi politici - ha dichiarato altresì lo stesso D'Amato nel pomeriggio di oggi, mercoledì 27 maggio - Sia quella inerente l’istituzione della Giornata dei Camici Bianchi sia quelle relative alla ripresa in sicurezza delle attività ordinarie. Ritengo inoltre importante che dalle forze politiche del Consiglio regionale sia giunta una spinta per i test sierologici da inserire nei Livelli essenziali di assistenza".

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