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Coronavirus, trend dei contagi stabile in Ciociaria. Una 15enne trasferita da Frosinone al Bambino Gesù

Il punto dell'assessore D'Amato nella giornata di domenica 5 aprile. In precedenza erano state tre le strutture sanitarie isolate e sanificate ad Alatri, Cassino e Ceccano mentre a Frosinone, con il sindaco Ottaviani in campo, è iniziata la distribuzione a tappeto delle mascherine (7200 solo sabato 4 aprile)

Secondo quando comunicato dall’assessorato alla Sanità della Regione Lazio ci sono 18 nuovi casi positivi, con un trend costante rispetto ai giorni precedenti. Due i pazienti che sono guariti. Tre decessi che già vi abbiamo descritto negli articoli di sabato pomeriggio e questa mattina ovvero quello dell’Abate di Casamari e delle due anziane di Fiuggi. 301 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. Inoltre, una ragazza di 15 anni è stata trasferita dallo Spaziani di Frosinone all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Si tratta del terzo caso appreso di minore positivo in provincia di Frosinone dopo la bimba di quattro anni di Vico nel Lazio e un altro fanciullo trasferito dal Capoluogo ciociaro. (Aggiornamento ore 16:00)

La situazione nel Lazio ed in provincia di Roma

Si è appena conclusa alla presenza dell'assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato l’odierna videoconferenza della task-force regionale per il COVID-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere e Policlinici universitari e ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

“Oggi registriamo un dato di 123 casi di positività, continua la frenata del trend che per la prima volta è al 3%. Ora è il momento di non mollare e mantenere alta l’attenzione anche in vista delle festività di Pasqua e Pasquetta. Da lunedì partono le prime RSA COVID con i primi 100 posti a disposizione sul territorio. E’ giunto nella notte un paziente in terapia intensiva da Bergamo al COVID Center del Campus Bio-Medico.  Si tratta di un uomo di 61 anni, trasferito con un volo in elicottero organizzato dall'AREU del servizio sanitario lombardo, dall'Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo a Ciampino e poi in ambulanza per essere curato in terapia intensiva. Confermiamo la disponibilità di un posto di terapia intensiva ogni giorno a disposizione della rete nazionale. Sono in continua crescita i guariti che salgono di 36 unità nelle ultime 24h arrivando a 475 totali. Sono usciti dalla sorveglianza domiciliare in 9.921 e i decessi nelle ultime 24h sono stati 7” commenta l’Assessore D’Amato.

La nuova app della Regione ‘LazioDrCovid’ in collaborazione con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, ha già registrato oltre 80 mila utenti che hanno scaricato l’applicazione e 2.200 medici di famiglia e 300 pediatri di libera scelta collegati. Per quanto riguarda infine i DPI – dispositivi di protezione individuale oggi sono in distribuzione presso le strutture sanitarie: 65.000 mascherine chirurgiche, 33.000 maschere FFP2, 3.500 maschere FFP3, 6.100 camici impermeabili, 29.200 calzari, 69.000 guanti, 22.000 cuffie.

La situazione nelle Asl e A.O:                        

Asl Roma 1 – 18 nuovi casi positivi. 1.416 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare;

Asl Roma 2 – 7 nuovi casi positivi. 36 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. Continuano i controlli nelle case di cura e RSA del territorio. Attivato accordo con albergo Urban per i pazienti positivi in isolamento domiciliare;

Asl Roma 3 – 11 nuovi casi positivi. 3 i pazienti che sono guariti. 1.457 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. Domani verranno attivati 4 posti di terapia intensiva all’Ospedale Grassi;

Asl Roma 4 – 15 nuovi casi positivi. 1.469 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare;

Asl Roma 5 – 24 nuovi casi positivi. 4 i pazienti che sono guariti. Deceduto un uomo di 90 anni con precedenti patologie. 1.517 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. Al COVID Hospital Palestrina ricoverati 38 pazienti. Avviati i tamponi alla casa di riposo abusiva di Fonte Nuova;

Asl Roma 6 – 3 nuovi casi positivi. 10 pazienti sono guariti. 79 le persone che sono uscite dall’isolamento domiciliare. A Genzano da oggi operativo il laboratorio per il test COVID. Continuano i controlli nelle case di riposo e RSA del territorio.

Aggiornamento alle 9 di domenica 5 Aprile

Altro che inizio della discesa o prolungamento dell’oramai famoso plateau, in provincia di Frosinone la situazione dei contagi da Coronavirus resta ancora difficile con i numeri che si sono leggermente rialzati anche nella giornata di sabato 4 in attesa di quelli di domenica 5 aprile. Numeri sempre, purtroppo, di difficile interpretazione che ci arrivano in maniera sfalsata da diversi fonti. 480 sono i contagiati nella nostra provincia, a detta della Prefettura, sul totale della Regione Lazio dove si è sfondata quota 3700. Un’inversione di tendenza rispetto al minimo dei contagiati (10) nell’arco delle 24 ore che si era raggiunto ad inizio della settimana scorse e che ci deve far capire che la situazione resta molto seria e bisogna assolutamente stare a casa e rispettare quanto previsto dai decreti del Presidente del Consiglio.

I tre decessi e le strutture infettate

Ma la giornata di sabato 4 aprile è stata anche quella del decesso di due anziane, una di Fiuggi ed una di Fumone, entrambe ricoverate nella Rsa Hermitage della città termale dove alcune settimane fa avevano contratto il coronavirus. Sempre a causa dell’infezione da coronavirus è morto nel pomeriggio l’abate dell’abbazia di Casamari (Veroli) Don Eugenio Romagnuolo che era ricoverato allo Spaziani di Frosinone.

Nella giornata grazie ai vigili del fuoco del comando provincia di Frosinone (foto in basso) c’è stata la sanificazione oltre ai locali del pronto soccorso dell’ospedale di Alatri che è stata estesa anche alle tende allestite all’esterno dell’ospedale ed adibite ad area triage ed al piazzale antistante l’ingresso del pronto soccorso stesso. Il personale del comando di Frosinone e quello del nucleo NBCR di Roma, specialisti per gli interventi su scenari dove vi è presenza di rischi di tipo nucleare (N), batteriologico (B), chimico (C) e radiologico (R), ha dapprima eseguito un sopralluogo nel corso della mattinata e nel pomeriggio ha effettuato la sanificazione di tutte le aree. Dopo aver delimitato le aree di intervento i vigili del fuoco hanno operato per circa tre ore e sono stati sanificati circa 400 mq di superfici coperte e 200 mq di aree aperte. Complessivamente all’intervento hanno partecipato 12 unità dei vigili del fuoco dei comandi di Frosinone e Roma.

Ospedale Alatri sanificazione

Altre due strutture, invece, che sono state chiuse o isolate per essere sanificate sono quelle dell’Ex Inam di Cassino dove sono presenti gli ambulatori della Asl ed il centro prelievi e dove lavorano tre sanitari che sono stati trovati positivi. La struttura dovrebbe riaprire nella giornata di lunedì 6 aprile. Inoltre, è stata isolata la Rems di Ceccano di via Marano, nell’area che ospita anche la distante Casa della Salute, dopo che un paziente è risultato essere positivo al Coronavirus e sono partiti i test su tutto il personale.

Intanto a Frosinone è partita la consegna a tappeto delle mascherine

Nella giornata di sabato sono state consegnate porta a porta, dai volontari della Protezione civile e dagli operatori della De Vizia, 7200 mascherine, il primo step delle oltre 30.000 previste, nella fascia di periferia che va da Colle Cottorino, via Casilina Nord, via Cerreto, Via La torre e traverse, Via Cavoni e traverse, passando per Zona Aeroporto, Madonna delle Rose, zona industriale (tenendo conto, naturalmente, delle sole utenze domestiche), aree adiacenti via Faito e Via Gaeta, Via Vetiche, via Castagnola, via Cerceto e variante Casilina.

I volontari della Protezione civile e i dipendenti della De Vizia, che sono stati ringraziati anche dall’assessore Massimiliano Tagliaferri, proseguiranno la distribuzione, quindi, in tutte le altre zone di periferia e della parte bassa del capoluogo, arrivando fino al centro storico entro la giornata di giovedì. Le mascherine, realizzate e confezionate nel rispetto di alti livelli di sicurezza ed igiene, vengono inserite all’interno delle buche della posta delle abitazioni o, sempre imbustate, di fianco ai contenitori per la raccolta differenziata. L’amministrazione comunale ha attivato anche un numero telefonico da contattare, esclusivamente via sms, in caso di disguidi o di mancati recapiti, che possono verificarsi laddove le cassette della posta risultino cumulative per più interni. Sarà sufficiente inviare un messaggio al 340 4240267, oppure scrivere all’indirizzo marco.spaziani@comune.frosinone.it per le segnalazioni, ricevendo ulteriore consegna a domicilio.

Con l’iniziativa dal titolo “Una mascherina per tutti”, il Comune di Frosinone sta dotando, gratuitamente, ogni cittadino del capoluogo di un dispositivo individuale di protezione, realizzato con materiale tecnico di alta qualità. Ogni confezione in distribuzione conterrà, infatti, due mascherine per ogni singola casa, tenuto conto anche del fatto che il materiale e la tipologia del tessuto permettono il riutilizzo, per circa 2 mesi, con un lavaggio a 60 gradi o tramite l’uso del ferro da stiro, mentre non è permessa l'uscita dall'abitazione, allo stesso momento, dell'intera famiglia, violando i divieti in materia di circolazione e movimento.

Al progetto, realizzato dal Comune in sinergia con la Klopman, hanno già aderito Unindustria Frosinone, Federlazio, Coldiretti, Confcommercio Frosinone, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, unitamente ad altre associazioni, operatori privati e singoli cittadini: chi vuole, può sostenere il progetto con una donazione sul Conto Corrente bancario intestato al Comune di Frosinone (IBAN IT 94 G 05297 14801 T21030000111), con la causale «Una Mascherina Per Tutti».

Il sindaco, Nicola Ottaviani (video in basso), che sta procedendo in prima persona insieme ad alcuni volontari alla consegna delle mascherine, ricorda che: “Abbiamo strutturato un servizio capillare con decine di operatori, proprio per evitare che ci sia qualsiasi ipotesi di contatto fisico tra questi e i singoli cittadini, motivo per cui chiediamo di non aprire a persone non autorizzate o che propongano servizi non riconoscibili. Nel caso in cui ci sia qualche problema con le cassette della posta, nelle zone dove gli operatori hanno già effettuato le consegne, basterà prendere contatti per una nuova fornitura con il Comune attraverso l’invio di un sms o una mail, ai contatti indicati nel comunicato. Tante famiglie e single ci stanno ringraziando per questa opportunità, ma siamo noi del Comune a ringraziare i tanti operatori e volontari, oltre ai donatori privati, che stanno rendendo possibile questo piccolo miracolo di solidarietà collettiva e di efficienza organizzativa”.

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