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Coronavirus, cassa integrazione in deroga. Buschini: "Nel Lazio chiuse tutte le domande"

Oltre 65.000 istanze per un totale di quasi 197.000 lavoratori. L'Inps, però, ha sinora liquidato un quinto delle prime 30.875 Cidg decretate – attuale record italiano di richieste – ivi incluse le 2.066 inviate dalle aziende della provincia di Frosinone

“La Regione Lazio ha evaso tutte le pratiche di cassa integrazione in deroga che sono state presentate (65.031, ndr) - annuncia il Presidente ciociaro del Consiglio regionale Mauro Buschini – Un risultato ottenuto grazie all’impegno dei dipendenti che hanno lavorato 7 giorni su 7”. Se la Regione ha fatto il suo, l’Inps è notoriamente in ritardo nei pagamenti della Cigd. La situazione attuale, infatti, vede decretate le prime 30.875 domande – attuale record italiano – ma ne sono state autorizzate 10.361 (33,5%) e, di queste, liquidate 2.024 (19,5%). In pratica, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha pagato per ora un quinto di quanto ha avallato. Fino all'altro ieri, lunedì 27 aprile, ne aveva accreditato un decimo.     

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“Garantire in tempi brevi il trattamento di cassa integrazione in deroga - continua lo stesso Buschini - è stata da subito una nostra priorità, che abbiamo affrontato con senso di responsabilità e al servizio dei cittadini del Lazio. Per accelerare i tempi abbiamo inoltre attivato delle intese con Abi (Associazione bancaria italiana, ndr) e Poste Italiane per consentire ai lavoratori beneficiari di rivolgersi fin da subito direttamente ai propri istituti bancari e alle Poste per ricevere l’anticipo di Cassa integrazione”.

I numeri laziali della Cassa integrazione in deroga

“Nello specifico - ricapitola il “Direttore d’orchestra” Buschini - sono 65.031 le domande ricevute dalla Regione Lazio per un totale di 166.923 mila lavoratori coinvolti e 37.721.020 ore di lavoro. Delle domande pervenute da parte delle aziende del territorio, oltre 31 mila sono già state autorizzate e inviate all’Inps per la liquidazione. Attualmente - parla poi delle coperture finanziarie - le pratiche istruite corrispondono a un impegno economico complessivo di 305.5 milioni di euro, di cui 144.4 relativi al primo decreto di riparto assegnato al Lazio dai Ministeri del Lavoro e dell’Economia e il secondo, assegnato ieri, pari a 162.724.560 milioni di euro”.

“Attualmente non abbiamo pratiche da evadere e i nostri uffici stanno procedendo alla lavorazione delle domande che arrivano quotidianamente, circa 800 - dichiara in conclusione il Presidente del Consiglio regionale - Nel frattempo abbiamo richiesto insieme alle altre regioni che, nel prossimo decreto che il Governo dovrà emanare, venga previsto un rifinanziamento della cassa integrazione in deroga affinché possa essere garantita la proroga dell'ammortizzatore sociale anche oltre le 9 settimane ora previste, al fine di assicurare la copertura economica per eventuali domande di cassa integrazione che non potranno essere soddisfatte con il secondo decreto e di accompagnare le aziende e i lavoratori nella gestione della fase di ripartenza”.

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