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Lunedì, 29 Aprile 2024
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“Da grande voglio fare il Presidente del Consiglio”, intervista a Francesco

In un periodo di disaffezione verso la politica, una storia che va contro tendenza. Dodici anni e una serie di obiettivi già chiari, primo tra tutti, diventare proprio come il suo idolo: Giuseppe Conte

“In questa nuova Repubblica non ci somiglia nessuno”, cantava Antonello Venditti nel 1995. La relazione tra classe politica e nuove generazioni di cittadini è tutt'oggi complicata e dibattuta. Da un lato la prima è spesso vincolata alla sua forma più tradizionale, che sembra di fatto incapace di raccogliere richieste da trasformare in cambiamento. Dall’altro i giovani, regolarmente accusati di disaffezione, disinteresse e pigrizia verso la vita partecipativa e il dibattito politico. Il risultato è un sentimento di sfiducia reciproca e l’idea che la partecipazione politica sia diventata inutile. 

Le ultime elezioni regionali hanno pressoché confermato questo quadro. Lombardia e Lazio hanno visto un netto calo d’affluenza alle urne: 40,00% contro il 70,63% delle precedenti consultazioni del 2018 dove però si votava in un solo giorno e in concomitanza con le elezioni politiche nazionali. Eppure, un piccolo ometto di appena 12 anni dichiara di voler essere il prossimo presidente del Consiglio. Conosce locuzioni in materia che probabilmente risulterebbero estranee anche a qualche esponente politico e il suo idolo è Giuseppe Conte. 

Ciao Francesco, come è iniziata questa passione per la politica, vista la tua giovanissima età? 

“Mi chiamo Francesco e ho 12 anni. È iniziato tutto poco prima del covid, quando mia mamma andava a prendere mio fratello a scherma e mi lasciava con nonno. Nonno metteva la tv su la Sette a vedere Otto e mezzo. Io all’inizio non mi interessavo, giocavo con il telefono, così. Però poi io sentivo e non capivo delle cose, allora ho iniziato a chiedere, chiedere, chiedere. Ha iniziato ad interessarmi l’argomento della politica andando su Conte, anche perché nello stesso tempo è arrivata la pandemia, è stato Presidente del Consiglio ed io vedevo su Facebook e sul Tg le sue dirette e i suoi DPCM. Vedevo e sentivo. 

Da lì è iniziato questo interesse per Conte e il Movimento 5 Stelle. Anche quando Renzi fece dimettere Conte da Presidente del Consiglio io continuai ad andare su di lui e sul Movimento. 

Poi, il fatto che la mamma di una mia compagna di classe, alle elementari, era capolista del Movimento 5 Stelle qui a Frosinone, alle comunali. E allora poi iniziai a chiedere a lei per i comizi e tutto. Proprio nel periodo delle elezioni comunali ci facemmo tutti i comizi, proprio tutti. Dopo il ballottaggio proprio tutti, tranne uno. Fatto sta che iniziammo ad andare a tutti i comizi. Proprio il giorno 28 maggio, il giorno dopo il mio compleanno, venne Conte alla piazza di Frosinone, in Via Aldo Moro. E da lì chiesi a Francesca, la capolista del M5S se potevo incontrarlo e mi disse di sì. 

Così gli scrissi una lettera e quel giorno lo incontrai. Finché non andai a conoscere anche Ilaria Fontana, Loreto Marcelli, tutti i membri del Movimento che mi stettero tutti simpatici.Continuai a seguirlo finché non andai proprio al comizio finale, a Roma, con il pullman del Movimento"

Quindi da grande che vorresti fare? 

"Il presidente del Consiglio. Certo eh, iniziando prima dal basso, con le amministrative, la gavetta, ma per poi arrivare lì. Ora abbiamo un presidente del Consiglio che vuole negare il diritto all’aborto, ti sembra normale?”, conclude

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