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Pasqua in Ciociaria: i quattro dolci tipici più gustosi

Dalle antiche ricette delle nonne ciociare fino ad oggi questi dolci tornano sulle tavole durante i giorni delle festività pasquali

La Ciociaria è terra di tradizioni, di ottima e semplice cucina, di dolci. Tutto questo trova un connubio vincente a Pasqua! Tra uova di cioccolato, pizza cresciuta o sbattuta, una colazione pasquale ricca e gustosa, ci sono alcuni dolci tipici protagonisti di questa festa! Ecco i più conosciuti:

La pigna

La “pigna” ciociara è un dolce tipico il cui profumo si sente in tutte le case del frusinate nei giorni di Pasqua soprattutto nella zona di Arpino e dintorni. È infatti la classica "pizza pasquale" che le massaie ciociare preparano durante la Settimana Santa; una specie di panettone soffice e lievitato arricchito, rispetto alla pizza di Pasqua della Sabina e al Casatiello campano, con uvetta, canditi, vaniglia e cannella. Si distingue per una preparazione ed un gusto particolari, con gli aromi ed i profumi dei canditi all'arancia e al limone e un accenno di liquore. Il gustoso dolce necessita di una preparazione lunga e complessa ma ne vale davvero la pena!

Pigna pasquale

Il tortero di Piglio

Il tipico dolce pasquale diffuso al Piglio e zone limitrofe è il "Tortero", una specie -anche questo- di panettone per la forma e la lievitazione, non troppo dolce,  arricchito da semi di anice. Anticamente la sua lievitazione impiegava giorni per essere completa perchè tutti gli ingredienti dovevano essere resi tiepidi in abitazioni prive di ogni riscaldamento, ad eccezione del camino. Ogni morso un viaggio nel tempo!

Tortero di Piglio

La casata di Pontecorvo

Altro dolce tipico di Pasqua è la famosa e gustosa casata di Pontecorvo. E' un dolce particolare, a base di uova, sale, formaggio di pecora, cannella, cedro e cioccolato fondente; al taglio del dolce sono evidenti tre strati di tre colori: giallo per l'uovo, bianco per il formaggio e marrone per il cioccolato. Il suo nome deriva dall’ingrediente base: “lu case” cioè il formaggio. La tradizione fa risalire la sua creazione in occasione della visita di un Papa ,essendo Pontecorvo un’enclave pontificia, e forse non è un caso che i colori del dolce riproducono, nella ricetta originaria, il bianco e il giallo della bandiera pontificia.

casata di pontecorvo

La Tosa di Supino

A Supino si prepara la Tosa di Pasqua  che presenta la tradizione forma di bambola (la Pupa) per le femmine e forma di ciambella (gliù Campanaro) per i maschi, realizzata con un uovo al centro. Si preparavano in casa il giovedì santo e si regalavano alle bambine il giorno di Pasqua dopo essere state benedette in chiesa. Dopo aver sapientemente creato l'impasto si possono utilizzare chicchi di caffè, confetti o zuccherini per decorare il dolce e donargli l'aspetto di 'bimba'. Racchiuso nel dolce c'è incastonato un uovo, simbolo della rinascita e della vita.

Tosa di Supino

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