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La storia di Emanuele Capri, premiato dal presidente Mattarella e da oggi ‘Alfiere del Lavoro’

Il racconto dei genitori dalla vita a Labico (Roma) al percosso di studi fino al diploma con il massimo di voti presso l’istituto Bonifacio di Anagni

Oggi è stata una giornata da ricordare per il giovane studente dell’Istituto Bonifacio VIII di Anagni (Frosinone) Emanuele Giuseppe Capri. Ha ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’attestato d’onore di Alfiere del lavoro nella cerimonia andata in diretta su Rai 1 con la consegna anche dei riconoscimenti ai nuovi Cavalieri del Lavoro.

In pratica il giovane di Labico (Roma) è rientrato tra gli studenti che si sono diplomati con la media del 10 e con la lode tra i 25 studenti più meritevoli provenienti da tutta d’Italia.

La selezione per diventare Alfiere del Lavoro tiene conto del voto ottenuto all’esame di Stato e dei risultati scolastici dei primi quattro anni delle scuole superiori. Le segnalazioni dei candidati vengono inviate dai Dirigenti scolastici e quest’anno sono state in tutto oltre 3 mila che indicano il migliore studente della loro scuola.

Emanuele è nato e cresciuto a Labico, paese nel sud della provincia di Roma, ed è figlio di Francesco ingegnere aerospaziale preso l’Avio di Colleferro e Francesca Giuliani farmacista. Li abbiamo incontrati e ci hanno raccontato emozionati cosa significa avere un figlio con queste doti nello studio.

Le parole dei genitori

“Emanuele Giuseppe questo il nome completo di nostro figlio – spiegano a frosinonetoday.it i genitori - un figlio unico che ci ha dato tante soddisfazioni. Dal punto di vista scolastico è stato un susseguirsi di successi a cui abbiamo fatto l’abitudine. Tra tutti questa nomina è venuta fuori all’improvviso quando ormai non ci pensavamo più”.

Emanuele Capri conferimento

(La cerimonia di consegna dell'attestato. Foto tratta dal video trasmesso da Rai1)

La telefonata dal Quirinale e l’emozione che ripaga i tanti sacrifici

“L’emozione nel ricevere una chiamata dalla segreteria dei Cavalieri del lavoro è stata tanta, la gioia nel vedere gli occhi di Emanuele brillare. Alfiere del lavoro una nomina che non immaginava di ricevere ma che ora rappresenta un momento di meritato orgoglio dopo anni di sacrificio ed impegno sui libri. Fin da piccolo è sempre stato curioso ed insaziabile di sapere. Da subito si è distinto fra i banchi di scuola già dalla prima elementare. La cosa che più ci rende orgogliosi è il suo modo di essere così semplice e sempre pronto a mettersi in discussione convinto di non sapere mai abbastanza per essere bravo!”.

Un ragazzo come tutti gli altri con alti e bassi

Il giovane Emanuele oltre alla studio partecipa anche la vita sociale della cittadina dove abita e suona l’organo nel coro della chiesa di Sant’Andrea.

“Ovviamente è un ragazzo che come tutti ha avuto alti e bassi, con tanta voglia di divertirsi e fare sport. La cosa che lo ha sempre distinto – continuano Francesco e Francesca - è stato il fatto di saper già da piccolo dove voler arrivare e step dopo step sta andando nella giusta direzione in maniera completamente autonoma. Come genitore possiamo dire di aver cresciuto un ragazzo dedito alla studio in modo assolutamente spontaneo e naturale. Per lui cercare di approfondire e capire ogni argomento era normale… la sua carriera scolastica non è stata semplice è passato dal sistema scolastico italiano a quello francese dovendosi riadattare e reinventare come studente. Mi ricordo di averlo lasciato a Kourou (in Guiana Francese e di fianco al Brasile)  il suo primo giorno in una scuola francese senza che conoscesse la lingua eppure dopo soli tre mesi era uno di loro. Nel suo percorso ha avuto la fortuna di incontrare insegnanti che lo hanno sempre saputo guidare. Nell’istituto Bonifacio VIII di Anagni ha incontrato professori che nonostante il covid e quindi le lezioni a distanza, hanno saputo farlo crescere e maturare.

I viaggi, le esperienze con gli erasmus e l’alternanza scuola lavoro all’estero sono stati di stimolo per fare sempre meglio e di più e noi come genitori non abbiamo fatto altro che permettergli di fare tutto ciò seguendolo e incoraggiandolo quando è stato necessario.

L’impresa più simpatica quella di raggiungere lo scorso 8 dicembre l’aeroporto di Comiso in Sicilia per sostenere l’ultimo appello possibile in Italia dell’ACT (American College Test) un esame che voleva sostenere a tutti i costi e che  seppure non gli ha aperto le porte per l’università americana gli ha dato accesso al politecnico di Torino. Da qui parte un altro step quello che lo porterà nel suo futuro e noi oggi siamo emozionati per lui”.

Il racconto di Emanuele ed il percorso di studi internazionale

“Quando sono tornato dai due anni di Kourou – spiega Emanuele Capri a Frosinonetoday.it - mi sono dovuto riadattare al sistema di studio italiano e questo fatto rappresenta la passione che ho sempre messo nello studio e degli sforzi che ho fatto. Al liceo ad Anagni ho continuato con un percorso di studi internazionale. Ho un diploma italiano ma ho fatto diversi esami che mi sono serviti per l'ammissione ai test per tentare di entrare in università straniere. Inoltre ho ottenuto la certificazione C1 in lingua inglese Cambridge e da qualche mese sto preseguendo gli studi al politecnico di Torino”

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