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Coronavirus, caos sul riconoscimento economico agli operatori sanitari promesso dalla Regione nella Asl di Frosinone

Per la Cisl Fp: “Spettacolo indecoroso, indennità solo per il 16 % dei lavoratori e nessun confronto aziendale”

“Uno spettacolo indecoroso che svilisce il sacrificio di chi è in prima linea per difendere tutti noi”. È caos sul riconoscimento economico derivante l’accordo tra le OO.SS sindacali firmatarie dei contratti della sanità e la Regione Lazio agli Operatori Sanitari impegnati nella battaglia contro l’epidemia da coronavirus “ a differenza di quanto annunciato e sottoscritto con l’accordo dell’11 aprile scorso, infatti, il cosiddetto bonus per il riconoscimento del contributo determinante a vantaggio della comunità e del forte rischio a cui è sottoposto il personale delle aziende ospedaliere e sanitarie del Lazio, nell’Asl di Frosinone sarà corrisposto solo ad una piccola parte a dei lavoratori della sanità. E nemmeno sarà avviato il confronto aziendale per la definizione dei destinatari”.
 

A denunciarlo è Giovanni Palazzo Segretario Generale della CISL FP di Frosinone, dopo che invece della prevista convocazione, l’azienda sanitaria Frusinate ha recapitato alle Organizzazioni Sindacali la lettera con i numeri relativi ai beneficiari dei bonus : “la ASL ci ha comunicato che il riconoscimento andrà a 519 lavoratori in fascia A, quella delle attività a rischio elevato, e a 130 lavoratori in fascia B, quella a rischio medio. In totale 649 operatori su un totale di circa 4000: il 16%, da cui saranno esclusi anche molti degli operatori che hanno contratto il virus. Inaccettabile “tuona il sindacalista. Se questo doveva essere un segno di vicinanza e riconoscimento da parte verso quelli che in ogni apparizione pubblica e in ogni passerella che fanno nelle strutture sanitarie chiamano “ Eroi” , salvo poi dimenticarsene quando si tratta di passare ai fatti, ebbene sappiano che è piuttosto un segno di discriminazione”, attacca Palazzo.


“Vale a dire che di tutti, e sottolineiamo tutti , i lavoratori a cui abbiamo chiesto e stiamo chiedendo un sacrificio enorme e di tirarci fuori da una pandemia senza precedenti, nemmeno uno su cinque merita un gesto tangibile di gratitudine tanto che non c’è chiarezza nemmeno sull’indennità di malattie infettive per chi è risultato positivo al Covid 19 e poi, il fatto che non si sia neanche aperto il confronto con i rappresentanti dei lavoratori su come distribuire le risorse assegnate per il bonus è una palese violazione delle più basilari relazioni sindacali”, prosegue il sindacalista.
 

“Decidere tutto con un atto unilaterale, senza alcuna trasparenza né alcun coinvolgimento di chi sulla linea del fronte ci sta davvero, è uno spettacolo indecoroso che offende i lavoratori. Pretendiamo che l’azienda sanitaria revochi l’atto e convochi il sindacato conclude il Segretario Generale di Categoria. Gli eroi li abbiamo visti e li stiamo vedendo sul campo ne siamo pronti a mettere in atto ogni azione necessaria affinchè si cancelli questa brutta pagina di ingratitudine e si riconosca a ciascuno l’impegno senza condizioni e senza risparmio, che sta mettendo a vantaggio di tutti, anche a rischio della propria salute e della propria vita”.

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