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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Area di crisi, nuovi bandi per le PMI, Magliocchetti: "Attivare seminari formativi ed informativi"

Una lettera indirizzata all'amministratore delegato di Invitalia da parte del consigliere di Frosinone nella quale si chiede che vengano strutturati dei corsi che diano indicazioni su contenuti e modalità di partecipazione

Il riconoscimento di Area di Crisi Industriale Complessa del SLL della provincia di Frosinone ha avuto,effetti quasi nulli, in termini di nuova occupazione sul territorio. I benefici dell’accordo di programma del 2016 hanno premiato, infatti, solo 2 aziende. Mentre al recente bando di Invitalia di 10 milioni di euro, al quale hanno risposto solo 13 aziende, all’esito della graduatoria di ammissione alla fase istruttoria delle domande di accesso alle agevolazioni, che dovrebbe concludersi a settembre, si parlerà di fatto di solo 2 o 3 aziende incentivate.  "Questo perché la legge 181/1989, che disciplina gli interventi di reindustrializzazione delle aree di crisi, non ha effetti di premialità sulle PMI", così il capogruppo consiliare di FI a Frosinone e delegato al Consiglio nazionale dell’Anci, Danilo Magliocchetti, nella lettera inviata all’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri.

Le novità sugli investimenti

"La riforma della disciplina della legge 181, di cui si è parlato al MI.SE nel tavolo tra Ministero, personale di Invitalia e le parti datoriali e sindacali, dà attuazione a quanto previsto dal “Decreto Crescita”, che ha fornito alcune indicazioni strategiche per rendere più facilmente fruibile e attrattivo lo strumento per le PMI. In particolare, tra le novità introdotte, è prevista la possibilità di favorire prioritariamente gli investimenti ad alto contenuto tecnologico e con forte impatto occupazionale. Inoltre, la riforma abbassa la soglia minima di investimento, prevista attualmente dalla legge n. 181/1989 con spese ammissibili non inferiori a 1,5 milioni di euro; così da consentire una maggiore partecipazione da parte delle PMI che, anche in forma aggregata, potranno presentare progetti unitari per la riconversione e riqualificazione dei territori in crisi.

Nuovi bandi a settembre

Dal tavolo è emerso, infine, che già nel mese di settembre, si dovrebbe arrivare all’apertura di nuovi bandi che possano disporre di uno strumento rinnovato e reso più efficace. Orbene, è di tutta evidenza che il territorio della provincia di Frosinone non può perdere questa ulteriore opportunità, destinata proprio alle PMI.

Per questo, è fondamentale che il MI.SE., per il tramite di Invitalia, metta subito a disposizione delle PMI presenti nelle aree di crisi ed ancor più, ovviamente per quanto mi riguarda, di quelle presenti in provincia di Frosinone, dei seminari informativi/formativi da svolgersi, entro settembre per farsi trovare pronti, presso le sedi delle associazioni datoriali di Frosinone, allo scopo di dare quante più indicazioni possibili, circa i contenuti dei nuovi bandi e le modalità di partecipazione agli stessi da parte delle PMI locali, alla luce del progetto di riforma che prevede, come detto, investimenti ad alto contenuto tecnologico, abbassamento della soglia minima di investimento, partecipazione delle PMI in forma aggregata".  

Sarebbe una iniziativa particolarmente utile per il tessuto imprenditoriale locale, che mostrerebbe attenzione e sensibilità, da parte del MI.SE., nei confronti di un territorio che ha profondamente bisogno di incentivazioni e finanziamenti, ma che, fino ad ora oggettivamente, nonostante l’impegno profuso, non è riuscito a cogliere le opportunità offerte dal riconoscimento di area di crisi industriale complessa":

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