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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Per prevenire i femminicidi bisogna ascoltare subito le vittime"

Ogni 60 ore - scrive Patrizia Palombo in una lettera aperta - una donna muore per mano di un marito, di un fidanzato, di un uomo. Non basta denunciare, bisogna fare in modo che le vittime possano sentirsi al sicuro sempre

Violenza sulle donne, la presidente del Telefono Rosa di Frosinone Patrizia Palombo punta l'indice sui tempi della giustizia. "Ogni 60 ore una donna muore per mano di un marito, compagno...di un uomo - queste le  prime frasi della sua lunga lettera aperta che ha inviato alla redazione di frosinonetoday.it 

"Ci dicono: donne denunciate,denunciate...e poi..questi sono i risultati...li leggiamo giornalmente... più vado avanti con il mio impegno sociale, e più scopro che la Legge, per colpa di qualcuno,non è uguale per tutti...e spesso questo qualcuno è proprio colui è colei a cui affidano il giudizio.Abbiamo casi nel nostro centro che durano anni senza che qualcuno faccia qualcosa...bambini e bambine che insieme alle loro madri vivono ed assistono alla violenza.

Troppo lunghi i tempi di attesa

Noi nel nostro centro possiamo mettere in campo tutte le strategie possibili ed immaginabili per supportare queste donne ed i loro figli, possiamo stare al loro fianco, rassicurarle, fare in modo che loro riacquistino nel percorso, predisposto per loro, fiducia in se stesse, le accompagniamo a denunciare,le supportiamo legalmente, psicologicamente, se occorre le aiutiamo anche economicamente, proviamo a rienserirle nel mondo del lavoro...ma quale sicurezza su un domani di ritorno alla vita serena  possiamo dare loro se i risultati li leggiamo giornalmente. Sono troppi gli ostacoli che incontriamo,sono troppi i tempi di attesa...sono troppi coloro che s'improvvisano... l'applicazione delle leggi non s'improvvisa...nessuno pensa che nel frattempo queste donne hanno dei figli,hanno bisogno di dare loro una casa,un pasto...a questo proprio nessuno ci pensa... non basta dire loro: vieni via ti porto in una casa di accoglienza...Non è che così Si è risolto il problema...

Le donne vanno ascoltate e protette

Ma quante umiliazioni, quante privazioni devono ancora subire...c'è bisogno di molto di più...C'è bisogno di snellire tutta questa burocrazia, c'è bisogno che queste donne siano ascoltate, senza pregiudizi , da persone competenti...Le leggi vengono fatte, ma la formazione a chi deve applicarle quando la facciamo? Non posso più accettare di vedere la disperazione  negli occhi di queste donne, di fare del tutto per rassicurarle,di dire loro che non sono più sole,che saremo sempre al loro fianco e al fianco dei loro figli, per poi trovarmi di fronte  a " certe persone" che non trovo Le parole per descrivere... che emettono certi Giudizi e che trovano delle giustificazione per colui che ha fatto violenza.

E' veramente ora di dire basta! Io in tutto questo vedo Violenza sulla violenza già subita. Vorrei che coloro che hanno in mano la legge, partendo dall'inizio fino al giudizio finale, ricordassero quante violenze ha subito quella donna prima di essere uccisa...Vorrei che queste persone ricordassero che per ogni donna uccisa, ce ne sono giornalmente tante altre,che nessuno conta, che subiscono violenza di ogni genere... che l'uccisione è solo l'atto conclusivo di un ciclo di violenze che la donna subisce...e che nulla può giustificare colui che li commette..

"Più forti insieme"

Ma voglio non arrendermi, perché, in questo mio cammino, come presidente del Telefono ROSA Frosinone,  ho anche incontrato persone oneste e sincere che legalmente   mi hanno aiutato, ci hanno aiutato a supportare molte donne ad uscire da quel tunnel della violenza in cui erano entrate. Molto c'è ancora da fare e se si vuole che questa vergogna (che qualcuno possa continuare ad interpretare la Legge a suo modo) abbia fine, a mio avviso dobbiamo mettere tutti in pratica ciò che diciamo alle donne che si rivolgono a noi:  "il silenzio rafforza il violento" lo slogan del Telefono Rosa "Più  Forti Insieme", non stiamo più in silenzio, urliamo al mondo intero che noi non siamo d'accordo e che vogliamo che la Legge sia applicata per tutti  nel giusto modo perché, come recita l'art.3 della nostra costituzione "tutti i cittadini sono eguali davanti alla Legge   senza distinzione di sesso,di razza, di lingua, di religione, di opinione politica e condizione sociale"  Perciò ricordiamolo a coloro che lo hanno dimenticato. E soprattutto ricordiamo loro che la Vita di ognuno  è sacra e nessuno ha il diritto di toglierla a suo piacimento...

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