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Confcommercio contro le isole Pedonali. Chiesta la sospensione della Ztl prima di Natale

L’appello arriva dal dott. Salvatore Di Cecca che parla di decisione presa senza una giusta concertazione

Le isole pedonali di Frosinone sempre più al centro del dibattito quotidiano. Dopo la nota di ieri dell’amministrazione comunale nella quale si metteva in evidenza che domenica scorsa c’era stato un aumento di presenze, in rete dai commenti al nostro articolo è emerso che molte persone non erano affatto d’accordo. Una decisione presa soprattutto per il discorso della tutela ambientale e che aveva portato anche alla protesta dei commercianti.

La nota dell'amministrazione comunale

Questa volta a dire che le modalità con le quali vengono attuate queste isole pedonali non sono corrette è Salvatore Di Cecca. “Pur condividendo in linea di principio - afferma il Direttore Generale di Confcommercio Lazio e Lazio Sud nonché Commissario della Delegazione Ascom - le ipotesi di pedonalizzazione prospettate dall’Amministrazione comunale di Frosinone, con l’intento di rispettare l’ambiente e migliorare la qualità di vita dei cittadini e dei centri storici, riteniamo inopportune le modalità con cui queste sono state adottate in Via Aldo Moro a Frosinone senza alcuna concertazione e senza essere supportate da specifiche attività e servizi che rivitalizzino il Capoluogo (parcheggi, servizi navette, idonea cartellonistica, attività di animazione ecc.).

Occorre un piano di rigenerazione dei centri urbani

C’è dunque bisogno continua Di Cecca di un piano di rigenerazione dei centri urbani che tenga conto dei commercianti e della vivibilità degli stessi, tema questo, attualmente al centro di tutte le attività amministrative delle città italiane.“E’ proprio in tal senso, che nasce il “Laboratorio Sperimentale Nazionale di Rigenerazione Urbana” - che mettiamo a disposizione anche dell’amministrazione comunale di Frosinone - quale luogo di confronto fra Comuni e Confcommercio locali in rappresentanza delle città aderenti alla sperimentazione. Ne fanno parte tecnici, amministratori pubblici, rappresentanti di Anci e di Confcommercio, esponenti della società civile, economica, professionale e culturale designati dai Comuni, dall'Anci e da Confcommercio.

La manifestazione dei commercianti

Il Laboratorio nazionale per la rigenerazione urbana è, dal 2016, luogo di confronto e diffusione di buone pratiche di rigenerazione urbana per mettere a sistema la capacità propositiva e progettuale delle Associazioni territoriali di Confcommercio, e delle comunità e i territori in cui operano, riaffermando il ruolo centrale delle attività del terziario di mercato nello sviluppo delle città.

L'obiettivo è quello di favorire la diffusione di una cultura del partenariato che consenta, attraverso un impegno congiunto tra pubblico e privato, una rinascita sociale, culturale ed economica dei centri urbani italiani. La condivisione di esperienze tra i diversi attori e territori coinvolti nel Laboratorio, si è rivelata utile modalità per sostenere progettualità concrete finalizzate alla valorizzazione della presenza delle attività economiche per il miglioramento del benessere dei cittadini e il rafforzamento del tessuto imprenditoriale. Confcommercio intende così promuovere solidi progetti, condivisi con le Amministrazioni locali, in grado di mettere a sistema risorse locali, nazionali ed europee e favorire la competitività e le contaminazioni tra città diverse unite da sfide comuni. Ed è proprio questa condivisione tra amministrazione pubblica ed associazione di categoria che è mancata a Frosinone.

Accordi tra Comuni e Confcommercio territoriali hanno dato vita a Laboratori locali e a iniziative condivise tra Amministrazioni, operatori economici e cittadini per: rigenerare le città, incidendo sugli strumenti urbanistici e sulle norme; introdurre misure di fiscalità di vantaggio; costituire partenariati per la redazione di progetti a valere sulle risorse nazionali o europee; formare professionalità in grado di gestire i processi partecipati di rigenerazione urbana.”

La sostenibilità ambientale e la qualità della vita debbono dunque necessariamente essere compatibili con lo sviluppo economico. Un discorso che va assolutamente affrontato in tempi stretti per evitate che le imprese paghino il prezzo più alto come quello della riduzione del fatturato.

La riconversione del sito ex Permaflex

A tutto questo poi, si aggiunge, che in questi mesi si fa sempre più stringente il discorso legato alla riconversione del sito dismesso dell’ex Permaflex, ad attività commerciale, con il rischio se il progetto dovesse andare a buon fine, di avere fra qualche anno l’ennesima cattedrale nel deserto. Cosa nota a tutti è infatti la crisi che ha coinvolto numerosi centri commerciali del Paese e non solo. La nostra Associazione dello slogan ‘Accendi le luci in città’ne ha fatto un punto di forza, un “must” fondato su una politica seria basata sui fatti.

In definitiva, sempre disponibili ad un confronto costruttivo, diciamo ‘si’ alla pedonalizzazione ma solamente se supportata da un progetto serio e completo di rigenerazione del centro cittadino cosi come sopra prospettato e non come atto per dare definitivamente il colpo mortale alle numerose attività commerciali che quotidianamente lottano per evitare di abbassare le serrande. “Chiediamo dunque, nelle more di un incontro da organizzarsi in tempi brevissimi, la sospensione della ZTL nei prossimi due week-end precedenti le festività natalizie.”

E poi, ancora i lavori iniziati proprio in questi giorni, in piene festività natalizie e dunque di picco dei consumi, per la realizzazione delle due nuove rotatorie, in Piazzale De Matthaeis che hanno lo scopo di eliminare i semafori presenti sull’area e secondo l’amministrazione del sindaco Nicola Ottaviani di migliorare il deflusso del traffico anche durante l’apertura delle isole pedonali del fine settimana.

“Dobbiamo difendere ciò che ci rende diversi dagli altri”, conclude Di Cecca; “unici nelle nostre ricchezze per proiettarci verso il futuro e superare la crisi”.

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