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Scuola, bonus da 500 euro per l'acquisto di tablet e pc, Magliocchetti scrive alla Regione Lazio

"Sarebbe certamente una importante boccata d'ossigeno, per tante famiglie che hanno serie difficoltà a conciliare le spese alimentari, con quelle per le utenze, e affitti o mutui"

Istituzione di un bonus da 500 euro per le famiglie con difficoltà economiche, quale contributo per l'acquisto di pc o tablet da utilizzare per la didattica a distanza. È l'oggetto della lettera indirizzata all'assessore regionale alla Formazione, Scuola e diritto allo studio universitario, Claudio Di Berardino, a firma del consigliere comunale e delegato per il Lazio al Consiglio nazionale Anci, Danilo Magliocchetti.

Progetto classe virtuale

"La Regione Lazio - scrive Magliocchetti - ha lanciato il bando “Progetto classe virtuale” da 2,7 milioni di euro, che prevede la concessione di un contributo a fondo perduto di 3000 euro a scuola. Fondi con cui favorire: Le attività di animazione e formazione per i docenti sull’utilizzo delle modalità e-learning; L’acquisto/affitto attrezzatura dedicata; L’attivazione tecnici ed esperti esterni; La produzione di materiale, contenuti didattici;  L’affitto/accesso piattaforme per garantire la formazione a distanza. Si tratta, senza alcun dubbio, di una iniziativa importante e meritevole. Tuttavia, molte famiglie, in questo particolare momento di grande criticità finanziaria, lamentano proprio l'oggettiva impossibilità, di fornire ai propri ragazzi strumenti informatici adeguati, per lo svolgimento della didattica a distanza.

Un bonus da 500 euro per le famiglie bisognose

Ecco allora che la Regione Lazio potrebbe istituire, per le famiglie più disagiate, un bonus di 500€ come contributo all'acquisto di computer o tablet. Eventualmente circoscrivendo questa misura ai soli studenti delle scuole medie e superiori. Sarebbe certamente una importante boccata d'ossigeno, per tante famiglie che hanno serie difficoltà a conciliare le spese alimentari, con quelle per le utenze, e affitti o mutui. E rischiano così di sacrificare, o comunque rinviare, le spese informatiche per la formazione e l'istruzione dei propri figli.Ciò anche in considerazione del fatto che, l'utilizzo degli strumenti informatici, nella scuola e da casa, sarà sempre più diffuso.  Non lasciamo che in questo drammatico momento sanitario, ma anche e forse di più, socio economico, l'istruzione sia prerogativa solo di chi può permetterselo, e non per tutti".

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