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Delle 47 barelle acquistate dalla Asl nemmeno l'ombra

La denuncia del consigliere provinciale Gianluca Quadrini: "Ambulanze ferme e carenze di personale, è un'incivile ed infinita vergogna. Siamo considerati cittadini di serie B"

Ambulanze ferme al pronto soccorso di Frosinone e pazienti sulle barelle per ore. È l'immagine che continua ad essere fotografata davanti agli ospedali, non solo del capoluogo ciociaro ma di tutta la provincia. "Si attende la consegna di 47 barelle che la Asl ha acquistato" - commenta il consigliere provinciale di Noi con l'Italia. Barelle che dovrebbero essere distribuite nei quattro pronto soccorso dei nosomomi di Frosinone, Cassino, Sora e Alatri per sopperire al problema che sempre più di frequente si ripropone, quello delle ambulanze bloccate nei parcheggi dei mezzi di emergenza in attesa che i pazienti trasportati vengano ricoverati. Attese che si prolungano per 4-5 ore. Un problema legato anche un altro "tallone d'Achille" della Sanità, quello della carenza di personale che non riesce a stare al passo con il carico di lavoro. 

Un'incivile ed infinita vergogna

“Ci troviamo in una vera e propria emergenza senza fondo. - continua Quadrini - Criticità diffuse in tutti i nosocomi della nostra provincia a causa dell’ormai assente manutenzione ordinaria ed a fronte delle ripetute richieste alla direzione generale, rimaste sistematicamente inevase. Assenza cronica di ambulanze, posti letto per degenza, attività operatoria gravemente inficiata dal numero del tutto insufficiente di infermieri e personale medico e paramedico”. La definisce "un’incivile ed infinita vergogna". “Gli ospedali ciociari sono non soltanto depotenziati nelle sue infrastrutture e servizi più importanti, delicati e salvavita ma che vengono sostanzialmente ed a questo punto scientemente umiliati da politiche sanitarie regionali che mirano allo smantellamento.

Cittadini di serie B

La storia si ripete e i cittadini della provincia di Frosinone continuano ad essere catalogati di serie B. Zingaretti intervenga subito, gli abitanti della Ciociaria non sono disposti a subire questo caos per mano di chi ha l’onere di tutelarli, nè a sottostare ad altri anni di mal gestione sanitaria, nè a vedere la.loro vita costantemente in pericolo e per eviate re questo costretti ad emigrare altrove, spesso fuori regione per curarsi. Quanto ancora i cittadini di Frosinone e paesi limitrofi devono sottostare alla distruzione silente e progressiva dell’offerta sanitaria pubblica territoriale? Gli ospedali di Sora, Frosinone, Cassino e Alatri anziché depotenziati devono necessariamente essere adeguati all’aumento di carico che va registrandosi sempre più”.

S.V.

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