L'approfondimento, a Frosinone il 75% dell'acqua pubblica viene sprecata nonostante le bollette "salate"
A questo serio disservizio, si aggiunge la difficoltà nel contattare, in caso di segnalazione di guasti, i responsabili della società, in grado di risolvere rapidamente i disagi degli utenti
Acqua, un bene prezioso da tutelare, ma anche un bene dai costi esagerati, Questo è quanto emerso da il dossier pubblicato a marzo 2018 dall’osservatorio prezzi e tariffe di “cittadinanzattiva” sui costi sostenuti dalle famiglie italiane nel corso del 2017 la spesa media è stata di €. 408 per famiglia. Nel Lazio la media lievita sino ad €. 450 e Frosinone è il capoluogo di provincia con la bolletta più salata (spesa media annua pari ad €. 711). Frosinone sale sul podio purtroppo anche a livello nazionale come la seconda provincia più costosa dopo Siena e Grosseto prime a pari merito, con una spesa annuale pari ad €. 722. Sempre per quanto riguarda la nostra provincia la variazione della spesa per il servizio idrico integrato rispetto al 2016/2017 è considerevole (+ 7,7%), dato enorme se si considera il periodo che va dal 2007 al 2017 (+ 154%).
Mancanza di investimenti sulla rete idrica esistente
E’ bene sottolineare però, che, le tariffe dell’acqua in Italia rimangono in linea ed anzi spesso sono ancora più basse (anche se in continuo aumento) rispetto ad altri Paesi europei. Ma fa da contraltare a questo quadro la pesante mancanza, nel nostro Paese, di adeguati investimenti sulle infrastrutture della rete idrica esistente. Infatti, in Italia si investe solo il 30% di quanto spende ad esempio il Regno Unito: in Italia l’equivalente di 30 euro per abitante, in Germania 80 euro, in Francia 90 euro, nel Regno Unito 100 euro.
Stop alla dispersione idrica