Stop all'assistenza sanitaria per i cardiopatici over 70, tuona l'Ugl
Riflettori puntati sul nuovo Atto aziendale e sul conferimento incarichi. La segretaria Roccatani pone interrogativi sulle decisioni intraprese
"Stop all’assistenza sanitaria per i cardiopatici cronici della provincia di Frosinone al di sopra dei 69 anni. Una decisione che lascia senza parole e resa nota dall’UGL Sanità: “Tutto sembra riconducibile - spiega in una nota la segretaria Rosa Roccatani - al pensionamento dell’unico cardiologo preposto al servizio di prevenzione e riabilitazione cardiologica, purtroppo non sostituito. Ma il fatto, a mio avviso, assume connotati diversi, in quanto l’Unità Operativa di prevenzione e riabilitazione cardiologica con nuovo Atto Aziendale è stata soppressa, nel silenzio e/o connivenza dei sindaci del territorio. Cosicché i pazienti cardiopatici cronici al di sopra dei 70 anni del comune capoluogo, che hanno bisogno dei periodici controlli sanitari o mettono mano al portafoglio oppure rinunciano all’assistenza”.
Le scelte discutibili
Dunque, per i cittadini ultrasettantenni non basta aver pagato per oltre 40 anni perché in caso di bisogno devono ancora sostenere spese a proprio carico. Alla luce del nuovo Atto Aziendale e dei conseguenti incarichi conferiti, la UGL si chiede:
-
era più logico tenere salda l’U.O. di prevenzione e riabilitazione cardiologica con l’assunzione di un medico in sostituzione di quello cessato, oppure come è stato fatto, istituire l’UOC “ufficio relazione con il pubblico - comunicazione - accoglienza - tutela e partecipazione”?
-
dare vita alle tante UU.OO.SS.: esempio, “edilizia sanitaria e inventario beni immobili-contabilità analitica- amministrazione distrettuale - gestione impianti tecnologici e attrezzature elettromedicali - ” servizi quest’ultimi peraltro esternalizzati?
Per la UGL Sanità, urge resettare questo modo di fare nella sanità, ripartire con la convinzione che il servizio nasce per soddisfare i bisogni di salute dei cittadini e non altro".