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Attualità Isola del Liri

Dalla panchina dedicata a Serena Mollicone al paniere di alimenti per dire basta ai maltrattamenti

La Giornata Mondiale contro la Violenza sulle donne in provincia di Frosinone costellata di iniziative. Isola del Liri accoglie i familiari della giovane uccisa ad Arce mentre la cooperativa I Naviganti propone il pacco disegnato dal 'padre' di Dylan Dog

Una panchina rossa e un pacco di prodotti di generi alimentari per combattere la Violenza contro le donne. Due le iniziative, tra le decine messe in campo in tutta la provincia di Frosinone, che spiccano su tutte. La prima è stata organizzata ad Isola del Liri, presso l'IIS “Nicolucci Reggio” dove nell’area antistante la sede principale dell’Istituto come simbolo tangibile di uno spazio occupato da una donna vittima di femminicidio, sarà collocata una panchina rossa dedicata a Serena Mollicone, la giovane studentessa di Arce uccisa venti anni fa. 

La seconda, bellissima e singolare iniziativa, è stata messa in campo dai ragazzi delle cooperativi sociali Al di la dei sogni e I naviganti di Cassino e consiste nel mettere a disposizione il ricavato della vendita dell'oramai famoso 'Faccio un pacco alla camorra' a centri che si occupano di donne e bambini vittime di maltrattamenti. La scatola è stata appositamente disegnata dal fumettista Daniele Bigliardo, storica matita di Dylan Dog e autore dell'immagine che campeggia sulla scatola del pacco.

Pacco Camorra Violenza Donne

In ricordo di Serena

Come detto l'evento organizzato ad Isola del Liri, presso l'istituto 'Reggio' sarà caratterizzato da un incontro con Consuelo Mollicone, sorella di Serena. Sarà presente anche lo zio di Serena, Antonio Mollicone, che, insieme a Consuelo, ha raccolto il testimone di Guglielmo Mollicone nella ricerca della Giustizia per Serena dopo che la morte ha colto il “padre coraggio” proprio alla vigilia dell’inizio del processo. Parteciperà inoltre Gaia Fraioli, cugina di Serena che oltre ad essere impegnata in una costante conservazione della memoria della sfortunata Serena, ha anche scritto diverse
tesi sul tema del femminicidio. 

Un pacco contro la violenza

L'eliminazione della violenza sulla donna e la promozione delle pari opportunità vanno percorse tutte le strade possibili e se i beni confiscati alla criminalità organizzata, secondo la proposta del ministro Mara Carfagna condivisa con i ministri Mariastella Gelmini, Marta Cartabia e Elena Bonetti, saranno destinati alla protezione delle donne vittime di violenza e dei loro bambini, l’iniziativa Facciamo un pacco alla camorra ha deciso di portarsi avanti e di fare la propria parte. "Un atto dovuto verso chi continua a subire violenza, senza avere via d'uscita se non quella della denuncia - spiega Simona Di Mambro, presidente de I Naviganti -. Le nostre strutture da anni lavorano per offrire sicurezza, protezione ed un percorso di vita diverso a tutti quei bambini che sin dalla più tenere età conoscono solo abusi e violenze anche psicologiche. Per  questo con l'acquisto del pacco contenente prodotti provenienti da beni confiscati alla malavita, raggiungiamo due obiettivi: il primo garantire continuità ad un progetto di recupero sociale ed il secondo offrire un'alternativa di vita a chi ha il coraggio di spezzare una catena di soprusi".

Una scelta impegnativa quella fatta dai promotori del paniere natalizio storicamente impegnati per riscattare interi territori dalla violenza camorristica, hanno deciso di sostenere per reclamare uguaglianza e dignità. L’obiettivo è il cambiamento culturale chiedendo il rispetto dei diritti spesso sospesi e annullati: quelli del lavoro, delle pari opportunità salariali, a potersi sottrarre a scelte imposte di qualsivoglia natura, ad avere pari condizioni di selezione e di parola. Parlando delle storie di donne che non si sono rassegnate e che ogni giorno combattono la propria battaglia, l’intento è incoraggiare ad uscire dal cono d’ombra.  Il Pacco, anche da punto di vista simbolico, si presenta perciò tutto al femminile. Sono le donne impegnate nei diversi settori che parlano della loro storia e del contributo che ognuno dà quotidianamente al risanamento sociale. Convegni, presentazioni e incontri che per la maggior parte delle volte coinvolgono solo uomini mancano quantomeno di un punto di vista. Le donne non sono una minoranza da coinvolgere solo per alcune tematiche. L’ispirazione del Pacco alla camorra, alla donna è dunque un atto di denuncia legato alla legittima pretesa di affrontare la parità di genere e contribuire anche all’eliminazione della violenza sulle donne. Non può esserci un riscatto sociale pieno se non si aiuta l’emersione di chi crede di essere senza via di uscita. 


 

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