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La zampogna e la tradizione del Natale

Ancora oggi si vedono durante il periodo delle festività natalizie, ed ancor prima dall'8 dicembre, gli zampognari che girano per le città annunciando il Natale

I nostri ricordi del Natale sono da sempre legati agli zampognari, uomini vestiti da contadini e muniti di cioce che, impugnando la zampogna, girano per le città annunciando l'arrivo del Natale a suon di musica. Anche oggi la tradizione non accenna a diminuire.

Le origini

La zampogna è uno strumento musicale ancora oggi in uso nell'Italia centrale e meridionale. Ritenuta, nell'antichità classica, esito della trasformazione del flauto, o siringa, del dio Pan, in latino si chiamava "utriculus" e tra i suonatori dell'antichità si annovera l'imperatore romano Nerone. La zampogna ha antiche origini: è probabile una sua discendenza dagli "auloi" greci, si conoscono due tipi diversi di zampogna: una con canne di melodia di diversa lunghezza ed un'altra con canne di uguale lunghezza collegate ad un otre di pelle. La sua funzione è quella di scandire i momenti salienti dell'anno agricolo, secondo l'arcaico calendario stagionale.

La leggenda

La leggenda vuole che nel 55 a.C. Giulio Cesare sconfisse i nemici durante la conquista della terra britannica proprio suonando una zampogna. Il sannita Turno e altri soldati romani fecero spaventare i cavalli del nemico con il suono stridulo della zampogna, i Britanni si misero in fuga e la battaglia fu vinta.

L'organologia

La zampogna è un aerofono a sacco dotato di 4-5 canne che vengono inserite in un ceppo dove viene legato l'otre. Solo 2 canne sono strumento di canto mentre le altre fanno da bordone (suonano una nota fissa). Le canne terminano con delle ance che possono essere singole o doppie, tradizionalmente realizzate in canna (recentemente anche in plastica). La sacca di accumulo dell'aria (otre) è realizzata con una intera pelle di capra o di pecora (utricolo) (oggi anche da altri materiali o da una camera d'aria di gomma), nella quale il suonatore immette aria attraverso un insufflatore (cannetta o soffietto). L'aria mette in vibrazione le ance innestate sulle due canne melodiche, quella destra per la melodia, quella sinistra per l'accompagnamento, e sui bordoni detti basso e scantillo. Le zampogne del Lazio usano, di solito, ance doppie.

Acquafondata è definita come  "il Borgo della zampogna" ed è famosa anche perchè nel mese di agosto si svolge il festival internazionale della zampogna dal 1961.

Un suono e una melodia quella degli zampognari che ci "avverte" della vicinanza del Natale e che ci fa compagnia durante tutte le festività!

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