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Martedì, 19 Marzo 2024
Attualità Paliano

Paliano, un curatore fallimentare per gestire l’ex Parco uccelli della Selva?

Dopo il sequestro amministrativo del bene da parte della Finanza alla società Gea srl si deve intervenire per salvaguardare tutto questo polmone verde

I proprietari della Selva, ex Parco uccelli, di Paliano hanno fatto appena in tempo a togliere le balle di fieno e subito dopo è arrivato il sequestro amministrativo – giudiziario del bene da parte della Guardia di Finanza di Frosinone e la “decapitazione” da parte dei giudici dei vertici della GEA srl e di altre 2 società in quanto sarebbero accusati di aver frodato lo stato di 47 milioni di Euro attraverso l’energia rinnovabile

All’interno del parco i locali che ospitavano il famoso ristorante “il Laghetto”, già completamente abbandonati da oltre un anno, erano stati sequestrati da parte della Polizia Locale su segnalazione della polizia regionale dei Parchi del Lazio, in quanto si stavano facendo dei lavori di ristrutturazione senza l’autorizzazione regionale.

Una situazione molto difficile

Oggi, di fatto, la situazione è ancora più complicata e lo stato di abbandono sempre più evidente: le piante cadute con l’ultimo vento di inizio giugno sono rimaste tutte sul terreno e altre sono cadute nei vari laghetti di quel bellissimo comprensorio creato da Dom Antonello Ruffo di Calabria circa 46 anni fa, definito in un libro “l’uomo che spostava le colline”. Bene finito all’asta da parte del tribunale di Frosinone. Asta partita da 5 milioni di euro ed acquistato dalla GEA srl dei Perfili per circa 1.200.000 euro che dopo un anno avevano investito duecentomila euro per cercare di dare una ripulita e aprire nuovamente le strade interne.  Lavori eseguiti parzialmente e non completamente. La gente visto che è tutto aperto, incurante del pericolo, si avventura all’interno di questi bellissimi sentieri, oggi diventati quasi naturali, ma sottoposti a vincoli del Monumento Naturale da Parte della Regione Lazio.

Occorre un curatore fallimentare

Ecco che per mantenere e curare tutto questo ben di Dio occorre un curatore, possibilmente locale, che conosca bene La Selva prima che questa diventi un macchia inespugnabile e pericolosa per il pubblico. Certo, le pastoie burocratiche della giustizia sono lunghe e complesse, però in questo caso occorre un vero curatore degli interessi della stessa Selva, perché è un bene immobile il cui valore può solamente crescere se mantenuto bene.  

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