Piglio, in città è boom di cittadini stranieri
Nel 2017 sono 150 gli iscritti all’anagrafe del comune al nord della Ciociaria, gran parte provenienti dall’est Europa. Saldo demografico negativo per l’anno 2017
I cittadini stranieri iscritti all’Anagrafe del Comune di Piglio, riferiti al 31 Dicembre 2017, suddivisi per sesso e cittadinanza di appartenenza sono in totale 150 provenienti da 16 Paesi dell’Unione Europea ed extra e precisamente: dalla Bulgaria, dalla Polonia dalla Romania, dall’Albania, dalla Repubblica dell’Ucrania, dalla Russia, dalla ex Repubblica Jugoslavia di Macedonia, dalla Bielorussa, dalla Repubblica di SRI Lanka, dalla Moldavia, dall’Egitto, dal Marocco dalla Tunisia, dalla Repubblica Dominicana, dagli Stati Uniti, dal Perù, dal Brasile, dal Senegal, dalla Serbia e dall’Irlanda.
I rumeni i più numerosi
Gli stranieri più numerosi sono di origine rumena con 99 presenze su 150.
La presenza di questi comunitari ed extracomunitari impegnati in diverse attività lavorative è una nota positiva nel tessuto sociale della comunità pigliese in cui sono fattivamente inseriti e non generano né disturbo, né malcontento da parte degli abitanti locali che vi convivono in un sereno clima di accettazione e di positivi rapporti umani.
Giorgio Alessandro Pacetti
Lo squilibrio tra nascite e morti
Preoccupante squilibrio nascite-morti- matrimoni a Piglio. In ventidue anni 1124 sono stati i morti contro le 815 nascite! L’anno che muore è sempre occasione di statistiche e di consuntivi. La storia demografica di Piglio svela segreti curiosi se non addirittura sorprendenti nel suo susseguirsi di «picchi» e di «valli», mostrando le grandi crisi economiche e sanitarie che si sono susseguite dal 1871 ad oggi. Si tratta infatti di 38 nati di cui 22 maschi e 16 femmine, a confronto di 51 morti di cui 31 maschi e 20 femmine, se poi a questo si aggiunge che nell’albo del Comune sono stati iscritti solo: 28 matrimoni di cui 2 civili e 26 religiosi e gli abitanti sono 4602 e le famiglie sono 1880, molte di queste singole, non c’è da stare tanto allegri.
L’anno più proficuo fu il 1871
Nel 1871 le nascite furono 110 e 98 i morti, mentre il periodo di forte proliferazione, al punto che neppure la «Spagnola del 1918-1919» riuscì a rallentare la crescita, è stato il triennio 1921-1923 forse incoraggiato anche dai contributi statali che Mussolini adottò.
Le nascite infatti furono complessivamente 534 (178+177+179) un vero boom» demografico. Crescita che proseguì fino agli ultimi anni della seconda guerra mondiale (1940-1945), quando la crisi dei valori e la decadenza dei costumi dovuta al generale arricchimento provocò una caduta delle nascite, dal 1951 al 1960, toccando in media gli 80 nati e i 40 morti.
Nel 1961, questi dati subirono ancora una flessione, passando rispettivamente a: 80 nascite, 34 morti, mentre gli abitanti censiti erano 4381 e le famiglie risultavano essere 1236 per precipitare poi progressivamente di anno in anno ad un minimo assoluto nel 1989 quantificabile in 59 nascite, e 42 morti.
Nel 1991 anno buono
Nel 1991 la partita si chiuse con i seguenti risultati: nascite 54, morti 30, abitanti 4736 e 1640 famiglie per proseguire ventuno anni dopo, al 31 Dicembre 2012, con i seguenti dati: n° 33 nascite, n° 44 morti e n° 9 matrimoni cattolici, stranieri iscritti all’anagrafe di Piglio n° 247 di cui 103 maschi e 144 femmine, famiglie 1944, popolazione totale 4696, n° 24 in meno rispetto all’anno 2011 e 79 in meno rispetto all’anno 1989.
Il clero non è da meno nella diminuzione del posto
Anche nel clero, purtroppo, si registra una grande diminuzione delle unità con l’esodo da Piglio di un gran numero di religiosi a cominciare dalle suore del Preziosissimo Sangue, per proseguire con i frati francescani e con le suore del Convento di San Giovanni, lasciato alla comunità “Nuovi Orizzonti”, per terminare poi con il convento di San Lorenzo dove è rimasto P. Angelo Di Giorgio custode del convento e Rettore della chiesa, insieme a frate Lazzaro e a P. Alessandro che è stato nominato da Mons. Lorenzo Loppa Vicario di Trevi nel Lazio, di Filettino e di Vallepietra. L’unico superstite, si fa per dire, è don Gianni Macali, parroco di due parrocchie, che sopperisce con la sua vitalità alle grandi incombenze che il suo ministero comporta, coadiuvato da padre Angelo (vice parroco) e dai PP. Passionisti di Paliano, che si avvicendano a Piglio nel Santuario della Madonna delle Rose per officiare le due messe: una vespertina del Sabato e l’altra della Domenica delle ore 9. Ma questa è un’altra storia! I dati sono stati forniti dallo storico del posto nonché collega Giorgio Alessandro Pacetti, che ringraziamo
Qui di seguito riportiamo il conto demografico dal 1995 al 31/12/2017
Anno Nati Morti Matrimoni
1995 41 51 18
1996 44 48 31
1997 58 43 34
1998 47 46 31
1999 21 50 21
2000 21 43 25
2001 27 40 22
2002 31 46 37
2003 35 54 20
2004 22 52 34
2005 36 34 34
2006 33 44 38
2007 41 46 40
2008 52 55 34
2009 36 43 28
2010 28 59 18
2011 28 47 10 (Minimo storico)
2012 31 44 15
2013 29 50 23
2014 48 59 22 di cui 12 civili e 10 religiosi
2015 34 54 16 di cui 11 civili e 5 religiosi
2016 34 65 26 di cui 9 civili e 17 religiosi
2017 38 51 28 di cui 2 civili
TOTALE 815 1124 596
(ricerca statistica GIorgio Alessandro Pacetti)