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Sabato, 27 Aprile 2024
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Poste Italiane: i bambini ciociari spediscono le letterine a babbo natale negli uffici postali provinciali

“Ti chiedo di portare i regali a tutti i bambini che non possono scriverti”. La guerra è il tema più ricorrente, ma non mancano richieste originali

 “Caro Babbo Natale, quest’anno mi sono comportata un po’ male, rispondo male e sono scocciata, però cercherò di fare del mio meglio per migliorare. Vorrei come regalo. Comincia così la lettera di Bianca, che aggiunge: “Ti chiedo anche di portare i regali a tutti i bambini che vivono in zone di guerra perché non hanno la possibilità di scriverti la lettera”.

È proprio la guerra il tema più ricorrente nelle letterine che i bambini ciociari hanno spedito a Babbo Natale, recandosi in questi giorni personalmente negli uffici postali accompagnati da genitori e nonni.

Così Ginevra: “Quest’anno sono stata buona, ho imparato a leggere e a scrivere. Le maestre dicono che sono bravissima. Aspetto il giorno di Natale per scartare tanti regali e spero che li porterai anche ai bambini poveri”. Maria Sole vorrebbe “un mondo senza odio e senza guerra e che tutti i bambini avessero un papà e una mamma che li amano”.

Ti ho preparato i biscotti”, assicura Sofia, che chiede “cicciobello e la casa di Mercoledì. Forse qualche volta non ho proprio obbedito a mamma e papà e anche ai nonni – ammette – ma prometto di essere più brava e soprattutto obbediente”.

 “Per questo Natale vorrei Barbie ricci perfetti e se non puoi proprio allora mi accontento di Barbie fashionista”, chiede Carole che dice “se non riesci non ti preoccupare perché ti voglio bene lo stesso”.

Moltissime, anche quest’anno, pure le missive rinvenute nelle cassette di impostazione oppure quelle consegnate direttamente nelle mani dei portalettere. E in altri casi, come nell’ufficio postale di Fiuggi Fonte, sono state allestite delle cassette postali “a tema”.

Quella delle letterine a Babbo Natale – spiega il direttore provinciale Emilio Contrasto – è una bellissima tradizione che si rinnova ogni anno in molti uffici postali del territorio. È qualcosa di magico e al tempo stesso una responsabilità sapere che i bambini vedono noi una sorta di interlocutore privilegiato per arrivare al loro personaggio preferito e confidano nel nostro lavoro affinché le loro lettere giungano a destinazione. Noi non possiamo fare altro che assicurare loro l’efficienza di questo speciale servizio, eccezionalmente messo in piedi con la collaborazione e la complicità di impiegati, genitori e nonni”.

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