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Lo stato di salute del Fiume Sacco "non è buono", a dirlo è il rapporto dell'Arpa

Dati preoccupati quelli diffusi dall'Agenzia regionale. Magliocchetti: "capire il perché si rileva la presenza di Esaclorocicloesano, nichel e piombo disciolto"

Lo stato di salute del fiume Sacco è sempre più preoccupante. I dati diffusi dall'Arpa Lazio parlano chiaro e non lasciano spazio ad alcun tipo di interpretazione. Il rapporto sullo “Stato Ecologico e Stato Chimico dei Corsi d’acqua nel Lazio - Periodo di monitoraggio 2015-2017" ne rileva la drammatica situazione. A commentarla è il consigliere provinciale e comunale di Frosinone Danilo Magliocchetti: "Si tratta di un rapporto estremamente importante, perché lo stato di qualità ambientale delle acque è determinato dalla valutazione di una serie di indicatori rappresentativi delle diverse condizioni dell’ecosistema, la cui composizione, secondo regole prestabilite, rappresenta lo Stato Ecologico e lo Stato Chimico.

Gli indicatori

Il processo di valutazione si articola attraverso l’elaborazione di indicatori rappresentativi delle diverse componenti la cui combinazione determina lo Stato Ecologico e lo Stato Chimico dei diversi corpi idrici di riferimento. Gli indicatori ambientali di riferimento per la valutazione dello stato ecologico dei corsi d’acqua, secondo quanto previsto dal 152/2006 e s.m.i. sono:  Indicatori biologici,  Elementi di qualità fisico – chimica, Elementi chimici. Tali indici sono classificati secondo le seguenti due classi: “buono” e “non buono” in cui “buono” rappresenta l’assenza di sostanze inquinanti oltre il valore limite.

Esaclorocicloesano, Nichel e Piombo

Ebbene, per quanto riguarda la classificazione chimica dei corsi d’acqua del triennio, andando a sfogliare le 36 pagine del rapporto, quando si arriva ad analizzare i corsi d’acqua della provincia di Frosinone, segnatamente al bacino idrografico del fiume Sacco, l’Arpa, su 9 corpi idrici, rileva ben 7 situazioni di “NON BUONO”, circa lo stato chimico del triennio 2015-2017. Ma vi è di più. Nei corpi idrici Fiume Sacco 3-4-5, nel 2016 è stato rilevato, come parametro di superamento, ancora l’Esaclorocicloesano, elemento inquinante tristemente conosciuto da decenni nella Valle del Sacco, e, addirittura, nel 2017 nel Fiume Sacco 2 e Fosso Savo, il parametro di superamento è stato quello del piombo disciolto, mentre nel Fiume Sacco 4 il parametro è stato costituto dal nichel disciolto e nel Fiume Sacco 5 ancora Esaclorocicloesano.

dati rapporto Arpa

Monitoraggio

Di fronte a questi dati oggettivi, forniti da un Ente autorevole e qualificato come l’Arpa Lazio, è di tutta evidenza che, nè la situazione ambientale generale, nè quella della salubrità di alcuni corsi d’acqua nella Valle del Sacco sia stata risolta. Per questo credo che vada costituita una struttura tecnico/ amministrativa permanente, con uffici sul posto, anche se la Valle del Sacco è diventata SIN,  che si occupi di monitorare costantemente, sia le evoluzioni del processo di bonifica ambientale dell’area, sia capire le motivazioni e le cause che, a distanza di anni, fanno ancora rilevare nel corso d’acqua del fiume Sacco la presenza di Esaclorocicloesano, nichel e piombo disciolto. Anche perché, vicino a questi corsi d’acqua, continuano a pascolare gli animali, con tutte le conseguenze potenziali che possono derivarne".

 

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