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Sora, alimenti scaduti alle famiglie bisognose: la polemica si spegne, ma resta l'amarezza

L'assessora Di Ruscio e la consigliera Castagna tornano a parlare sulla bontà dell'iniziativa per il sostegno alle famiglie e la lotta allo spreco

Alimenti prossimi alla scadenza consegnati alle famiglie meno abbienti di Sora. È stato questo l’argomento oggetto di una polemica innescata nei giorni scorsi e che ha visto protagonista il comune di Sora, il quale si è occupato della distribuzione dei prodotti forniti dal Banco Alimentare e destinati alle persone con difficoltà ecomiche, in questo momento in aumento anche a causa dell'emergenza Coronavirus.

Prodotti non commerciabili, ma consumabili

Sono stati ben 43 i nuclei familiari ad aver ricevuto gli alimenti finiti nell’occhio del ciclone, alimenti surgelati, e quindi non freschi, che come precisato dall’assessora ai servizi sociali Veronica Di Ruscio, che si è occupata in prima persona della distribuzione, non erano non consumabili bensì solamente non commerciabili.  Nella vicenda si è trovata coinvolta anche la consigliera comunale Simona Castagna che ha subito precisato: “Ero presente quando sono stati smistati i prodotti perché io e l’assessore Veronica Di Ruscio collaboriamo spesso. Sia perché siamo ottime amiche, sia anche perché io mi occupo di Alloggi Ater e lei di Servizio Sociale, e in molte occasioni le persone da dover aiutare sono le stesse”. Quindi la sua è stata una collaborazione nata più per senso civico ed amicizia che per il suo ruolo istituzionale.

Sostegno alle famiglie e lotta allo spreco

Ma la polemica, seppure cessata, inevitabilmente ha lasciato dietro di sé un senso di amarezza per chi ha creduto  nell’iniziativa di solidarietà e si è attivato in prima persona per dare una mano. Ecco che allora l’assessora Di Ruscio e la consigliera Castagna hanno diffuso una nota congiunta con la quale sono tornate a ribadire la finalità dell'azione ringraziando chi ha partecipato fattivamente. “Si è trattata di un'iniziativa lodevole - spiegano - che ha voluto porre l’accento sul sostegno alle famiglie che in questo momento si trovano in difficoltà, mirando al tempo stesso a sensibilizzare tutti alla “cultura dell’antispreco” limitando l’impatto ambientale attraverso la donazione di alimenti che altrimentisarebbero andati buttati. Gli alimenti salvati dallo spreco riacquistano così valore e diventano un’importante risorsa per quelle famiglie che stanno soffrendo più delle altre gli effetti dell’epidemia.

Ringraziamenti a chi ha collaborato

Il Banco alimentare realizza un circuito virtuoso tra l’esigenza di tutela dei diritti fondamentali della persona, quali il diritto alla salute e al cibo e la gestione dei rifiuti. Tale iniziativa è stata posta in campo nel pieno rispetto della Legge n. 166 del 16 agosto 2016 riguardante la distribuzione di prodotti alimentari a fini solidaristici. Nemmeno in piena emergenza pandemica la catena della solidarietà ha subito un arresto, anzi, è stata attiva più che mai. Ringraziamo, pertanto, tutti coloro che hanno reso possibile la distribuzione degli alimenti, in particolare il Banco alimentare, l’associazione Lemuel, la Protezione Civile e l’ufficio dei servizi sociali del Comune di Sora. A loro va il nostro plauso perché non hanno fatto venire meno l’attenzione alle famiglie più bisognose. Vogliamo ricordare a noi stesse, a tutti coloro che si trovano in prima linea a dover fronteggiare questa emergenza e ai nostri concittadini che solo la solidarietà, l’unione e la condivisione posso aiutarci a superare la tragica situazione in cui ci troviamo. Continuare la nostra attività ordinaria in queste condizioni straordinarie che siamo chiamate a vincere".

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