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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Strangolagalli

La storia di Enzo, ex poliziotto colpito da ictus che prova a guarire realizzando mascherine

Non appena recuperato l'uso di mani e braccia l'uomo, in servizio per anni presso la Questura di Frosinone, ha iniziato a creare in maniera artigianale i dispositivi di protezione per colleghi e volontari

Ex poliziotto per quasi trent'anni e colpito da un grave malore lo scorso novembre, oggi Enzo Cinelli, che prestava servizio presso la Questura di Frosinone, ha deciso di non lasciarsi vincere dallo sconforto e dalla paura. Non appena è stato in grado di poter utilizzare mani e braccia ha chiesto a moglie e figlie (che vivono con lui a Strangolagalli, piccolo e suggestivo paese della provincia di Frosinone) una macchina da cucine, ago, filo, rocchette e tanta stoffa. Da giorni realizza quindi mascherine personalizzate che ha donato ai colleghi ed ad un ente locale da anni vicino ai cittadini.

L'amore per il prossimo

Enzo Cinelli, non solo agente di pubblica sicurezza ma anche sportivo fino a qualche mese fa, pellegrino, custode, hospitalero e ciclo viaggiatore, inganna il tempo dei pasti quotidiani, ricamando piccoli gadget e non solo. “Siamo onorati e
grati ad Enzo per aver voluto autonomamente condividere questo inatteso gesto - fanno sapere dall'Ente che ha voluto restare nell'anonimato -. Le mascherine sono particolarmente curate nelle rifiniture, così come l'idoneo materiale usato e la scelta dei colori, che richiama alla mente l'essere ciociaro".

La malattia

Dal far suo il solare poliziotto, per scelta di vita dall'aprile 1987, dall'estate 2011 per una 'felice coincidenza' assiste e rifocilla gratuitamente i tanti pellegrini e ciclisti in transito nella campagna strangolagallese, lungo una delle 30 tappe (Veroli-
Ceprano) che porta in maniera lenta da Roma a S. Maria di Leuca e non solo, seguendo il pesciolino rosso, attraversando di fatto il cuore stesso di questa amata Nazione. “A seguito del grave problema sanitario, che di fatto ha molto limitato le potenzialità fisiche e non solo, ad inizio giugno i miei “angeli custodi” (le figlie Ilaria e Lorena, ndr) mi hanno regalato una ricamatrice e con essa provo ex novo il piacere e gusto di ricamare gadget vari che sistematicamente vengono donati. Un modo davvero originale di tenere impegnata la mente, coordinando al meglio le on ottimali azioni fisiche, consentendomi di affrontare in modo creativo il lungo tempo che impiego per alimentarmi e senza usare le posate, tre volte quotidianamente. Questa pandemia mi ha poi costretto ad un pit stop riabilitativo di oltre tre mesi, anche dovuto agli anticorpi, quasi del tutto inesistenti - conclude questo vulcanico nonno – Grazie a Dio, sono qui a raccontare le mie ultime 'disavventure' e
purtroppo anche il mondo dei cammini sacri e non solo ha subito una radicale trasformazione, in considerazione delle nuove regole del distanziamento sociale negli ostelli e non solo, che ha molto limitato il numero di italiani e stranieri nel movimento lento. Crederci è il motto dei momenti critici".

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