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Giovedì, 18 Aprile 2024
Tutela Consumatore

L’Enel manda una fattura errata di oltre 3700 euro ed è costretta a risarcirne 5000

Merita sottoporre all’attenzione di tutti gli utenti il caso singolare a noi sottoposto e conclusosi con una vittoria senza confronti!!! Non molti mesi fa una cittadina del Comune di Cave si rivolgeva alla Nostra Associazione lamentando problemi con il Servizio Elettrico Nazionale.

Ad ottobre 2015 ebbe inizio tutto

Tutto comincia quando nel mese di ottobre 2015, la sig.ra riceve una fattura da cui riscontra una discordanza tra quanto scritto e quanto corrispondente alla realtà, ovvero, al Gestore risultava posto presso l’abitazione un contatore tradizionale, in luogo invece di un contatore elettronico. Preso atto di quanto scoperto, la signora, si premurava di comunicarlo alla Compagnia Elettrica. A seguito della segnalazione, sopraggiungeva sul posto un tecnico, il quale riscontrava l’errore. Ovviamente, la signora contestava la lettura di 22028 KWh, non soltanto alla luce dell’ anomalia tra contatore tradizionale e contatore elettronico (effettivamente posto), ma anche e soprattutto alla luce del malfunzionamento del gruppo di misura presente, e confermato dallo stesso Gestore.

Le insistenze dell'Enel

Ciò nonostante, l’Enel Servizio Elettrico, rispondeva che si sarebbe proceduto ad addebitare i consumi effettuati. Solo, recandosi presso gli Uffici dell’Enel, la sig.ra ROSSI veniva a conoscenza della fattura di Euro 3.755,52, emessa a seguito di presunti nuovi conteggi fatti per l’anomalia rilevata, fattura che veniva prontamente contestata, chiedendone la sospensione. Nonostante i numerosi reclami, l’Enel Servizio Elettrico continuava a rivendicare le somme addebitate senza titolo, cosicchè per il tramite della Nostra Associazione si procedeva all’attivazione del Servizio di Conciliazione presso lo Sportello per il Consumatore di Energia.  A seguito di tale attivazione e, alla luce della prescrizione quinquennale eccepita, il Servizio Elettrico Nazionale procedeva a ricalcolare i consumi e ad emettere una nota di credito di Euro 5.064,88, nonché un assegno di Euro 1.309,36 per consumi erroneamente addebitati.

Ma se la sig.ra ROSSI non si fosse rivolta alla Nostra Associazione, cosa sarebbe successo??? E’ ovvio, avrebbe pagato, ed il Servizio Elettrico Nazionale avrebbe indebitamente incassato cospicue somme !!! Vi preghiamo di prestare sempre attenzione, quando avete dubbi in merito a fatture ricevute, prima di pagare, accertatevi che le somme richieste siano effettivamente dovute.

Resta inteso che la sussistenza degli elementi sopra evidenziati deve essere valutata singolarmente.

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