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Cronaca Cassino

Cassino, recintata l'area sotto la superstrada. Sale la protesta per i posti auto tolti

Niki Dragonetti denuncia quanto avvenuto con estrema fretta sabato sera e chiede spiageazioni al comune ed alla Provincia

“Comune di Cassino, il paese dei balocchi senza controllo dove tutto è lecito fare”. Con queste dure parole il Coordinatore Provinciale dei Popolari per l’Italia e leader dell’opposizione extraconsiliare Niki Dragonetti attacca il Sindaco di Cassino e il Presidente della Provincia Pompeo.

Le cose fatte in fretta

"Sabato in fretta e in furia - continua Dragonetti - hanno recintato l'area sottostante il viadotto della superstrada nei pressi dell’azienda Skf senza che nessuno sapesse nulla. Senza che i residenti fossero coinvolti, ma non solo i residenti, nemmeno i tanti lavoratori che usano l’area per parcheggiare le proprie autovetture durante il lavoro. Mi domando per quale motivo un'area di proprietà della provincia sotto il viadotto debba essere transennata fino al punto da costringere i componenti di una associazione sconosciuta ai più, a lasciare in bella mostra su un parabrezza un biglietto nel quale si chiede a residenti che vivono in via Pescarola di non parcheggiare".

"Con quale criterio è stata assegnata l'area?"

Niki Dragonetti chiede al Presidente della Provincia Antonio Pompeo con quale criterio quell'area è stata assegnata e soprattutto che tipo di attività dovrà svoglere questa associazione. "Credo che far iniziare qualsiasi attività sotto un ponte di una superstrada sia estremamemnte pericoloso. Qui non parliamo della zona riservata agli amanti dello skeatboard ma di una zona aperta, con le barriere del suono sopra la testa". Attenzione, personalmente -  prosegue Dragonetti - non sono contro tale iniziativa, ma vorrei chiedere a quel genio che ha rilasciato l’autorizzazione a fare quest’opera, se si è mai recato sul posto e si è posto i seguenti quesiti: sotto un ponte cosa è possibile fare ? Esistono le fasce di rispetto? Attualmente quell’area è usata come parcheggio per oltre 100 lavoratori, se viene chiusa cosa succederebbe? Si è parlato e dialogato con i residenti per avvisare di cosa si volesse fare?

Il comune che fa?

"Il Comune di Cassino è a conoscenza ?  Se è a conoscenza è normale che venga posto una recinzione senza rispettare le distanze da una strada pubblica? - conclude Dragonetti -  sull’interessamento del Comune di Cassino e del Sindaco , visto il suo comportamento sulla vicenda sempre di una recinzione di Piazza Ottorino Del Foco , siamo molto preoccupati in quanto sappiamo la latitanza del Sindaco e degli ordini politici che può ricevere solo da Mario Abbruzzese.  Non solo. Dragonetti ha per questo allertato la Polizia Locale e la Polizia Provinciale che hanno effettuato un sopralluogo e che ora dovranno verificare se tutto è in regola e trovare una soluzione ascoltando anche i residenti".

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