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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Spaccio di droga, condanna definitiva per una degli "intoccabili" che finisce in carcere

La donna che si trovava agli arresti domiciliari è stata condannata a cinque anni e 8 mesi di reclusione per detenzione e spaccio di droga, adesso avrà ancora due anni e mezzo da espiare

Nelle ore scorse ad Alatri, i militari della locale Stazione Carabinieri in attuazione al provvedimento di Esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma, hanno tratto  in arresto Teresa Cupido, 45enne del luogo, già sottoposta agli arresti domiciliari poiché riconosciuta colpevole dei reati di produzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

La condanna

La donna, era già stata condannata ad espiare una pena principale di 5 anni e 8 mesi di reclusione, nonché all’interdizione dai pubblici uffici, già in corso di espiazione presso il proprio domicilio in Alatri a decorrere dal mese di luglio del 2016, in quanto coinvolta nella famosa indagine “Intoccabili”, in cui veniva perseguito il reato di “Associazione a delinquere, finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravata”, nei confronti di un’Associazione costituita da più di 10 componenti avvalentesi di minori degli anni 14, composta da persone dedite all’uso di sostanze stupefacenti ed in possesso di armi.

Le indagini

L'indagine dei poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Frosinone e dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frosinone, è iniziata  nel luglio 2012, dopo che i militari del NORM avevano arrestato in flagranza di reato un’insospettabile signora 65enne in possesso di oltre 350 gr di cocaina, che era stata ingaggiata dall'associazione come custode della droga destinata ad una delle tante basi di spaccio del sodalizio. La scoperta di questo primo punto di appoggio dell’organizzazione, individuato nella palazzina popolare di Frosinone nota come "lotto 19", oggetto di altra indagine portata a buon fine dal NORM dei Carabinieri, aveva permesso agli investigatori di inserirsi in quel tessuto criminale ritenuto intoccabile dai membri dell’organizzazione.

Scoperto un quadro criminale senza precedenti

La perfetta sinergia dei due Uffici di polizia e la fusione delle conoscenze investigative,ha permesso  poi di svelare un quadro criminale inquietante, con la scoperta di una vasta e capillare organizzazione criminale, operante su Frosinone, con consolidati canali di approvvigionamento e depositi di droga, laboratori per il confezionamento delle dosi, armi con munizionamento pronte all'uso e, soprattutto, la costituzione di ben 7 reti di spaccio, ognuna delle quali rispondeva ad "esigenze di mercato" diverse, in modo da poter soddisfare il maggior numero di assuntori e massimizzare i guadagni, che raggiungevano cifre dell'ordine di decine di migliaia di euro al giorno.

Ben 58 le persone arrestate

Le indagini che si sono protratte dal luglio del 2012 al febbraio del 2015, hanno portato a molteplici risultati investigativi, che si sostanziano in 58 arresti di cui 44 in flagranza di reato, il sequestro tra l’altro di 5 kg di cocaina, 115 kg tra hashish e marijuana, 2 pistole e 135 proiettili, denaro, beni mobili e immobili per 640.000 euro. La donna, quindi, a seguito della sentenza definitiva della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma, da ieri pomeriggio dovrà espiare una pena residua in carcere di 2 anni, 6 mesi e 6 gg di reclusione (fino al 18.03.2022).Per  quanto riguarda gli  altri componenti degli intoccabili, per numerosi degli imputati la sentenza  impugnata è stata annullata. Nel collgio difensivo gli avvocati Marco Maietta, Tony Ceccarelli, Nicola Ottaviani e Lugi Tozzi.

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