I genitori di Leonardo non vogliono far staccare la spina per continuare a sperare
Mercoledì mattina i medici del policlinico di Tor Vergata dove si trovava ricoverato il ragazzo di Frosinone che l'altra sera si era sentito male in palestra, avrebbero dovuto staccare i macchinari che permettono al giovane di respirare
I genitori di Leonardo Ceccarelli, il ragazzo di 24 anni residente a Frosinone colto da malore l’altra sera mentre si trovava in palestra non vogliono far staccare la spina. Ieri mattina medici del policnico di Tor Vergata avrebbero dovuto staccare i macchinari che permettono al giovane una respirazione artificiale. Ma i genitori, distrutti dal dolore non vogliono rassegnarsi a perdere il loro unico e adorato figlio. La morte cerebrale, ricordiamo è sopraggiunta nella mattinata di martedì. Adesso secondo alcune indiscrezioni trapelate il padre e la madre di Leonardo stanno cercando un centro che possa ospitare il loro ragazzo.
In palestra aveva detto ad un amico di non sentirsi bene
Il ragazzo era figlio unico
Leonardo è figlio unico e per i genitori rappresenta tutta la loro vita. Un figlio che non aveva mai dato ai familiari preoccupazioni per la sua salute. Leonardo era sempre stato sano, allegro, solare, uno di que figli che tutti i genitori vorrebbero avere. Questa tragedia ha gettato non solo i genitori ma anche i parenti e gli amici nella più completa disperazione. Da tre giorni le saracinesche nella tabaccheria di via Marco Tullio Cicerone, a Frosinone, dei genitori di Leonardo sono abbassate.
Una patologia rimasta nascosta
Da alcuni indiscrezioni trapelate sembrerebbe che il giovane sia stato colpito da una patologia della quale il ventiquattrenne non ne fosse a conoscenza. Ieri mattina davanti al reparto di rianimazione del Policlinico di Tor Vergata c'erano tutti i suoi amici che ancora sperano che il loro adorato Leonardo si risvegliasse dal coma. I miracoli, dicono, qualche volta avvengono