rotate-mobile
Cronaca

Superare il dolore dell'anima dopo una violenza sessuale: intervista alla dottoressa Cristina Pagliarosi

Quali sono i sentimenti che provano le vittime di stupro e come possono guarire da un trauma così profondo? Risponde la psicologa della Questura di Frosinone

Il senso di colpa. È questo il meccanismo che si innesca nei confronti di chi è stato violentato. Anche la ragazzina di 14 anni che ieri  ha appreso la notizia del suicidio del padre che l'avrebbe stuprata, adesso dovrà fare i conti con i suoi sensi di colpa.
"Non mi sono occupata personalmente di  questo caso - ha dichiarato la dottoressa Cristina Pagliarosi psicologa della questura di Frosinone - ma generalmente questi sono i sentimenti che prova la vittima dell'abuso". In due parole la ragazzina potrebbe pensare che sia stata lei, con quel tema liberatorio, e quelle accuse mosse nei confronti del genitore, a causarne la morte.

Spesso le vittime difendono il loro carnefice

"Da sottolineare - dice la psicologa - che i bambini abusati debbono superare il dolore per quel tradimento affettivo. La fase più delicata è quella di far cadere le resistenze emozionali delle vittime, che sovente difendono a spada tratta il genitore abusante". Eclatante Il caso di Boville Ernica di qualche tempo fa, quando gli agenti della squadra Mobile avevano fatto scattare le manette ai polsi di un padre che aveva violentato la figlia di 13 anni (il primo rapporto sessuale sarebbe avvenuto addirittura quando ne aveva soltanto otto). "La nostra più grande nemica - continua la psicologa - era stata proprio la ragazzina. Nonostante il genitore fosse stato colto in flagranza di reato l’adolescente, minimizzando il tutto, continuava a dire che il padre non aveva fatto nulla di male e che stava soltanto giocando. Da questo si evince che tanto più è problematico il rapporto tanto più è inscindibile il legame".

Verso la guarigione

Cosa si può fare dunque per cercare di far sì che l’abusato possa metabolizzare questo grande dolore?
"Al momento - spiega la psicologa - esiste una tecnica psicoterapica molto efficace proprio perché porta la vittima non solo ad avere consapevolezza di quanto le sia accaduto, ma soprattutto a "fare pace" con se stessa. Questa tecnica si chiama E.M.D.R. (Eyes Movement Desensitation an Reprocessing) , traducibile con “desensibilizzazione e ristrutturazione attraverso il movimento oculare. Una tecnica nella quale si punta a riattivare l’elaborazione dell’informazione e questo consente di raggiungere una sorta di autoguarigione psicologica. Nel caso della violenza sessuale si procede con l’individuazione della cognizione negativa che la persona ha sviluppato su di sé in relazione a tale ricordo".

Non aver paura del dolore dell'anima

Inutile dire che le cognizioni negative maggiormente riportate dai pazienti che hanno subìto uno stupro sono la mancanza di stima, sovente pensano di non valere, di essere sbagliate ed incapaci. Questa tecnica secondo gli specialisti del campo permetterebbe nel giro di alcuni mesi di guarire. La  dottoresa Pagliarosi è convinta che coloro che vivono il dramma della violenza sessuale non debbono aver paura di denunciare, ma soprattutto non debbono aver paura di quel dolore dell'anima perchè le vie per uscirne esistono , E sono strade che fortunatamente, non lasciano ferite. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Superare il dolore dell'anima dopo una violenza sessuale: intervista alla dottoressa Cristina Pagliarosi

FrosinoneToday è in caricamento