Alatri, Francesco Scarsella accusato di omicidio stradale sconterà la pena ai domiciliari
Lo hanno deciso i giudici della corte di Appello di Roma che hanno confermato la sentenza emessa già in promo grado. L'uomo che era stato condannato a cinque anni di carcere dovrà espiarne altri tre nella sua abitazione
Confermata dai giudici della Corte di Appello di Roma la sentenza di condanna a cinque anni di carcere per Francesco Scarsellala, il 35enne residente ad Alatri che il 15 ottobre dello scorso anno al km 71 della Casilina in territorio di Ferentino a bordo della propria autovettura, con patente revocata e secondo l'accusa sotto l'effetto di droga, travolse una moto Suzuki sulla quale si trovavano Giancarlo Marrandino e la moglie Rosaria, rispettivamente di 38 e 43 anni, il primo un ingegnere che lavorava per l'indotto Fiat di Piedimonte, originario di Aversa, la seconda di Sant'Antimo.
I due coniugi morirono sul colpo
I medici del 118 che per primi si erano recati sul posto non avevano potuto fare nulla, entrambi i coniugi erano già deceduti. Francesco Scarsella che da alcune informazioni raccolte sembra si trovasse anche sotto l'uso si sostanze stupefacenti, venne arrestato .
La condanna di primo grado
Successivamente rappresentato dal suo legale difensore Tony Ceccarelli, aveva beneficiato degli aresti domiciliari. Ieri i giudici hanno confermato la sentenza già emessa in primo grado. Adesso l'uomo avendo già espiato due anni di pena ne dovrà scontare altri tre ai domiciliari.