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Cronaca

Omicidio Morganti, si fa sempre più concreta l'ipotesi che il processo rimanga a Frosinone

Dopo la prima udienza e la richiesta degli avvocati dei quattro imputati si erano anche raccolte delle firme per farlo rimanere nel capoluogo

I giudici della Corte di Cassazione saranno chiamati il prossimo 19 aprile a decidere se il processo a carico di Paolo Palmisani, Mario Castagnacci, Franco Castagnacci e Michel Fortuna, accusati di omicidio volontario per l'uccisione di Emanuele Morganti, potrà essere celebrato presso il tribunale di Frosinone o se invece dovrà essere trasferito altrove.

L'udienza preliminare

Nel corso dell’udienza preliminare che si è tenuta il 16 febbraio scorso gli avvocati Bruno Giosuè Naso, Marilena Colagiacomo, Angelo Bucci e Massimiliano Carbone avevano sostenuto che testimoni e membri della giuria popolare avrebbero potuto essere condizionati dal clamore e dalle tensioni maturate intorno al caso. A seguito di tali richieste il giudice per le udienze preliminari dr. Antonello Bracaglia Morante ha rimesso la decisione alla Cassazione.

Il parere negativo

Per la cronaca va detto che il presidente della Corte Suprema che ha esaminato il caso ha dato parere negativo in quanto esistono i presupposti di inammissibilità del ricorso per manifesta infondatezza. Per tale motivo ha demandato per la decisione i giudici della 7^ sezione che si occupano esclusivamente di ricorsi per analoghi motivi. L’avvocato Enrico Pavia che rappresenta i familiari del povero Emanuele è ottimista ed è sicuro che la richiesta di trasferimento del processo verrà rigettata. 

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