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Cronaca Alatri

Chiesto il rito abbreviato per Francesco Scarsella. Si attende la perizia tossicologica

Nel sangue dell'uomo di Alatri che con la sua auto si scontrò con una moto sulla Casilina causando la morte di una coppia di Cassino, sarebbero state trovate tracce di metadone che assumeva al Sert per disintossicarsi

Rito abbreviato condizionato alla perizia tossicologia. E' quanto ha richiesto l'avvocato Tony Ceccarelli per il suo assistito Francesco Scarsella un 32enne di Alatri accusato di omicidio stradale. Se dalla perizia emergerà che al momento del sinistro non aveva fatto uso di sostanze stupefacenti, la pena potrebbe ridursi notevolmente. 

L'incidente

L'incidente che ha fatto scattare le manette per Scarsella, era avvenuto il 15 ottobre scorso al chilometro 71 della Casilina, in  territorio di Ferentino. Scarsella si trovava a bordo della sua Smart quando all’improvviso si era andato a scontrare con una moto di grossa cilindrata sulla quale si trovavano in sella due coniugi campani residenti a Cassino. L'uomo, un ingegnere di 38 anni che lavorava nell’indotto Fiat era deceduto subito, mentre la donna, 43 anni, era morta poco dopo all'ospedale di Latina, dove era arrivata in eliambulanza. In quel contesto venne ravvisato l'omicidio Stradale che aveva portato in carcere l'automobilista alatrense.

La patente ritirata

L'uomo che tra l'altro viaggiava senza patente perchè gli era stata ritirata, era risultato positivo all'esame tossicologico. Una aggravante che potrebbe portare il giudice a pronunciare una condanna pesante, il legale difensore ha sempre sostenuto che l’uomo non si era drogato ma che nel sangue sarebbero state trovate tracce di Metadone che assumeva al Sert per disintossicarsi. I metaboliti di quel farmaco restano in circolo per oltre un mese. Ecco perchè da quel test risultava che si fosse drogato. 

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