Nel nostro territorio si parla spesso e troppo, di rifiuti tossici, rifiuti che sono stati interrati per anni nel sottosuolo e di quanto sia grande il giro d’affari dello smaltimento dei rifiuti in maniera illegare, che con attenzione le nostre forze dell’ordine svolgono costantemente, mettendo in atto best practices per far fronte a questo enorme problema.
Ecco, tutti molto concentrati su questo unico Focus, giusto che sia un argomento di centrale importanza dato il suo gravoso impatto, ma nessuno o quasi nessuno parla di quanto questi rifiuti possano essere anche una risorsa importante per il nostro territorio e di quanto possa aiutare il nostro indotto industriale la cosiddetta e poco conosciuta circular economy.

Uno schema rivoluzionario a tutela dei cittadini

"E’ il termine che viene utilizzato per definire un sistema economico pensato per potersi rigenerare da solo - ci spiega Dino junior Di Cicco, promotore del progetto a Cassino e per conto del Comune -. Stiamo vivendo, oltre ad un cambio generazione e altamente evolutivo, a livello di innovazione e tecnologia, anche un nuovo modello di pensare al rifiuto, pensare come possa essere riutilizzato passando quindi da una economia lineare: prendendo materie prime, costruendo qualcosa, la usiamo e poi la gettiamo via, si parla di linea perchè finisce il consumo e finisce anche il ciclo del prodotto che diventa un semplice ed ennesimo rifiuto, ripetendo cosi sempre lo stesso schema che danneggia ambiente, salute ed economia, mentre il termine economia circolare, concludo indicando proprio come questo flusso continuo che prevede, l’estrazione, la produzione, l’uso e poi il riuso o il riciclo, sia esso un sistema il quale porterebbe bene all’ambiente, alla società e finalmente anche alla nostra economia".