Costi per l'assistenza quotidiana, il 38% dei frusinati teme, andando avanti negli anni, di non riuscire ad essere autosufficiente, e che i propri mezzi economici non potrebbero far fronte al problema dell'autosufficienza. Questi i dati che sono emersi dall'ultima ricerca dell'Osservatorio di Reale Mutua dedicato al Welfare.

La paura della non sufficienza

Dati che evidenziano, ancora una volta, come possa cambiare la qualità di vita del malato quando non si ha più la possibilità di essere autonomi. Un dato, rilevante che sottolinea come la non autosufficienza, oltre a incidere sulla qualità della vita del malato e di chi gli è vicino, per una fetta consistente di frusinati rappresenti un problema gravoso anche per le stesse finanze personali. Una fetta di frusinati teme addirittura di non riuscire a farcela con i propri risparmi.

I numeri

Del resto i numeri parlano chiaro: secondo quanto rilevato dal Censis sono oltre 3 milioni gli italiani non autosufficienti in Italia, vale a dire il 5,5% della popolazione. Tra questi, le persone con una condizione di non autosufficienza grave, costrette in modo permanente a letto, su una sedia a rotelle o comunque confinate nella propria abitazione a causa di problemi psichici e fisici. Tornando a come i frusinati pensano di affrontare i costi  per eventuali malattie.

Quali soluzioni

Il 54% si rivolgerebbe ai sussidi messi a disposizione dal sistema di welfare pubblico, come l’assegno di accompagnamento, mentre il 48% attingerebbe fino in fondo ai propri risparmi. Il 12% degli abitanti di Frosinone in caso di difficoltà economiche pensa che la soluzione sarebbe quella di vendere la casa, mentre il 10% invece, arriverebbe a indebitarsi, chiedendo un prestito alla propria banca o ai familiari. Soltanto il 32% infine agirebbe per tempo stipulando una polizza assicurativa specifica che garantisca prestazioni e servizi adeguati per far fronte alla problematica, oltre a fornire un sostegno economico.