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Cronaca Cassino

Cassino, bimbo bullizzato scappa di casa per suicidarsi, salvato da carabinieri e passanti (video)

A trovarlo in stato confusionale, lungo via Sferracavalli, è stato l'avvocato Gabriele Picano che lo ha raccolto e chiesto aiuto al 112. In pochi minuti è scattata la task-force dell'Arma.

Bullizzato da compagni di classe e senza che nessuno capisse il suo disagio, ha provato ad uccidersi. A soli dodici anni. E' la tristissima storia di un ragazzino, residente nel Cassinate che, venerdì pomeriggio, è stato salvato dall'avvocato Gabriele Picano e dai Carabinieri. Il piccolo, che si era allontanato di casa lasciando delle lettere di addio, è stato notato mentre, in stato confusionale vagava lungo via Sferracavalli. Al calar della sera, con il rischio di essere investito, barcollante e infreddolito. Si trovava lungo il ciglio della Provinciale che collega Cassino a Sant'Elia Fiumerapido quando il professionista che stava facendo ritorno a casa, con la moglie ed il figlio, si è accorto della sua presenza.

La ricostruzione

"Ho superato quel ragazzino ma poi ho notato il suo barcollare e allora sono tornato indietro. Quando gli ho chiesto se avesse bisogno di qualcosa è scoppiato a piangere. Voleva aiuto, aveva fame e freddo e ci ha detto di essere scappato di casa. Ho chiamato i Carabinieri che in pochissimi minuti sono arrivati da me. Non ho parole per descrivere quella situazione. Nessun genitore vorrebbe mai sentire quei racconti e quelle parole. I carabinieri sono state speciali e devo ringraziare pubblicamente il capitano Ivan Mastromanno e il tenente Massimo Di Mario ed il loro personale, per come hanno saputo gestire la situazione che era delicatissima". Il bambino ha riferito di essere oggetto di angherie e violenze da parte dei compagni di scuola e di non aver avuto il coraggio di confessare il tutto ai genitori. Il padre è un artigiano e la madre lavora come badante.

Il dramma familiare

Venerdì l'ennesima aggressione verbale farcita di sfottò e spintoni. Quando è tornato a casa e l'ha trovata vuota ha deciso di volerla fare finita. Per questo prima di scappare ha lasciato dei biglietti di addio. Quando i genitori sono tornati e non lo hanno trovato, hanno immediatamente dato l'allarme ai carabinieri che li hanno rassicurati e spiegato loro che il bambino era in caserma. Della vicenda è stata informata la Procura dei Minori per ciò che concerne il piccolo e quella di Cassino per quanto riguarda eventuali omissioni da parte di terze persone. 

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