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Cronaca Cassino

Blitz congiunto Carabinieri e Guardia di Finanza, sette arresti (foto e video)

Smantellata a Cassino un'organizzazione dedicata allo spaccio di droga nelle piazze della città martire e dell'hinterland. Sequestrati beni per oltre un milione e mezzo di euro alla famiglia Spada

Sette le persone, quasi tutte di etnia rom, arrestate alle prime luci dell'alba dai  Carabinieri di Cassino, unitamente ai militari del Comando Gruppo Guardia di Finanza. Le ordinanza di custodia cautelare che si stanno eseguendo in queste ore emessa del Gip del tribunale, Salvatore Scalera su richiesta del Pubblico Ministero Alfreo Mattei

L'indagine

L'inchiesta è partita nel 2016 quando carabinieri e finanzieri, dell'allora tenente Emanuele Grio, comandante del Norm dei carabinieri e dell'allora comandante del gruppo delle fiamme gialle, il tenente colonnello Massimiliano Fortino e del capitano Lorenzo Musone, fermarono nel corso di un normale controllo alcuni soggetti residenti nel comprensorio cassinate e trovati in possesso di modiche quantità di cocaina.

I nomi

A dove rispondere di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio sono: Ferdinando Spada e la moglie Jolanda Morelli, Annarita Di Silvio; Maria Spada, Valentina Pelagalli, Virginia Sauchelli e Benedetto Romano. Due degli indagati sono stati tradotti in carcere mentre gli altri hanno ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari.

Sequestro

Sequestro dei beni

Due anni di indagini serrate e questa mattina i carabinieri del colonnello Fabio Cagnazzo  e del capitano Ivan Mastromanno unitamente ai finanzieri del colonnello Luigi Carbone e del tenente colonnello Salvatore Rapuano hanno sequestrato beni per oltre un milione e mezzo di euro. 

Gli arrestati oper.Cassino

Il comunicato congiunto

Si tratta, in particolare, di un gruppo criminale capeggiato da due nuclei familiari di etnia rom (Spada e Di Silvio, entrambe di Cassino), dedito in maniera sistematica e professionale al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti (del tipo eroina e cocaina), con base logistica in una zona periferica della città martire, un quartiere assurto agli onori della cronaca per essere diventato un “supermarket” della droga a cielo aperto. Le indagini hanno avuto inizio nel 2016 sulla scia del clamore mediatico suscitato dalla morte per overdose, nel territorio di Cassino, di alcuni giovani ragazzi ed hanno consentito di accertare come, nel tempo, le due famiglie criminali fossero ormai riuscite a monopolizzare la “piazza di spaccio” dell’intero cassinate, dandosi un’organizzazione ben delineata nella quale spicca il ruolo prevalente svolto dalle donne del clan, incaricate di effettuare personalmente la cessione dello stupefacente ai tantissimi acquirenti che sono stati identificati dagli investigatori. Alle figure maschili dell’organizzazione, invece, il compito di procurarsi le partite di droga, curando i contatti soprattutto con le limitrofeorganizzazioni criminali napoletane e casertane. I Finanzieri del Gruppo di Cassino ed i Carabinieri della Compagnia di Cassino hanno operato per diversi mesi in maniera sinergica, attraverso investigazioni sia di natura tecnica sia con un costante monitoraggio della piazza di spaccio, effettuando plurimi sequestri di droga nei confronti dei consumatori finali provenienti anche da province limitrofe, molti dei quali di giovanissima età. Gli ingenti proventi ricavati dall’esercizio del business della droga consentivano agli indagati di vivere nel lusso, in una villa all’ingresso della quale sono state rinvenute delle imponenti statue raffiguranti due leoni, simbolo della forza e del potere criminale della famiglia. L’Autorità Giudiziaria, sulla base degli accertamenti patrimoniali eseguiti dai militari, ha altresì disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca dei beni risultati nella disponibilità dei sodali, in particolare: n. 9 autoveicoli, n. 17 immobili (di cui nr. 7 fabbricati, n. 9 terreni e n. 1 area commerciale), n. 28 rapporti finanziari, n. 1 cavallo da corsa. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a oltre 1,2 milioni di euro. Nel corso delle operazioni di perquisizione svolte stamane sono stati altresì rinvenuti e sequestrati ulteriori 8 autovetture e denaro contante per euro 13.260.

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