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Cronaca Cassino

Cassino, indagine Cosilam: si è dimesso il vice presidente Francesco Mosillo

La comunicazione arrivata questa mattina. Nei giorni scorsi era stato ascoltato dalla Guardia di Finanza, come persona informata sui fatti, un ex dirigente del CDA ed notissimo esponente politico. Avrebbe fornito al magistrato importanti elementi. Le intercettazioni tra gli indagati provengono da una maxi inchiesta conclusa nei mesi scorsi.

Si è dimesso dalla vice presidenza del Cosilam, il consorzio industriale del Lazio Meridionale. Lo ha fatto comunicando ufficialmente la cosa, via fax, agli organi di competenza. Francesco Mosillo, giovane imprenditore cassinate, consigliere comunale di Cassino, nelle fila dell'opposizione ed in forza al PD, ha quindi gettato la spugna.

Le intercettazioni

Nei giorni scorsi aveva ricevuto il secondo avviso di garanzia: questa volta indagato non per una presunta truffa ai danni dello Stato con l'utilizzo di immigrati ma per un'altra indagine, quella inerente le nomine ai vertici del Cosilam. La Procura di Cassino, nella persona del sostituto procuratore Alfredo Mattei, da qualche settimana, infatti, ha avviato una serie di verifiche, in stretta collaborazione con la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato, inerenti stralci di conversazione tra veri esponenti politici intercettati nel giugno del 2016 - nel corso di un'altra maxi inchiesta conclusa da poco e sempre coordinata dal dottor Mattei -. Nei dialoghi si parlerebbe apertamente delle ormai imminenti elezioni comunali a Cassino e della sparizione di ruoli al vertice del Cosilam.

Il super testimone

A finire nel mirino delle Fiamme Gialle e della Squadra Informativa del commissariato oltre che Mosillo sono stati anche l'attuale presidente del Consorzio, Mario Abbruzzese, ex presidente del consiglio regionale del Lazio, l'imprenditore Pietro Zola, ex presidente del Cosilam, l'ex consigliere regionale ed attuale direttore del Consorzio Industriale, Annalisa D'Aguanno ed un consigliere del CDA, Umberto Satini. A dare un'accelerata alla questione, nei giorni scorsi, è stato il confronto che un ex notissimo esponente politico di Cassino avrebbe avuto con la Guardia di Finanza. Il personaggio, ascoltato come persona informata sui fatti, avrebbe fornito elementi delicati e scottanti che ora sono al vaglio degli inquirenti. Oggi con le dimissioni di Francesco Mosillo, l'intera vicenda assume dei contorni ancor più interessanti.   

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