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Cronaca Cassino

L'INCHIESTA - Disabile bloccata in casa per colpa degli abusivi, il dramma di Jhuaane (foto e video)

Costretta a vivere su una sedia e rotelle in un palazzo Ater di Cassino dove, a causa delle morosità di chi non ha contratto, viene staccata l'energia elettrica che mette in funzione l'ascensore

Costretta a vivere 'prigioniera' in casa a causa dei condomini abusivi. E' quanto accade a Cassino, in un palazzo popolare di viale Sandro Pertini. Lei, la donna-coraggio che ha deciso di raccontare a Frosinonetoday quanto è stata costretta a patire, si chiama Jhuaane Tumminello. Ha quaranta anni e da sempre vive su una sedia a rotelle. Nel 2015 per tre mesi non ha potuto lasciare l'appartamento al secondo piano del palazzo dove vive con la madre perchè l'Ater, proprietaria dell'immobile, ha staccato la corrente condominiale, quella che illumina le scale e mette in funzione l'ascensore, per morosità. Gran parte degli inquilini di quell'edificio non aveva pagato, per mesi, la rata mensile di circa sei euro. O meglio a rispettare le regole sono stati solo coloro che nel palazzo vivono in regola, non da abusivi. 

La rata pagata per gli altri

Jhuaane e sua madre (nella foto in basso con l'assiste sociale del comune di Cassino Aldo Pasqualino Matera), per non dover subire nuovamente quell'umiliazione di non poter lasciare casa senza dover chiedere aiuto anche ai Vigili del Fuoco, per tutti questi anni si sono fatte carico unitamente ad alcuni altri condomini, della rata mensile degli abusivi. Ora però la situazione è divenuta insostenibile. La ragazza, che è riuscita a laurearsi a pieni voti, e sua madre, non riescono più a far fronte al pagamento delle rate altrui e quindi la paura di un nuovo distacco di corrente è più forte che mai.

Il 'business' degli alloggi occupati

Ma a Cassino quanti sono gli alloggi occupati abusivamente? Quante sono le famiglie in regola 'penalizzate' da chi invece vive nell'illegalità? In base ad un censimento fortemente voluto dall'ex assessore ai Servizi Sociali del comune, Stefania Di Russo, sono una quarantina gli appartamenti Ater occupati arbitrariamente da chi non sa dove andare ed una ventina quelli con regolare intestatario ma vuoti da anni. Perchè parenti ed eredi si sono ben guardati da restituire l'alloggio all'Azienda Territoriale. Eppure così facendo si potrebbe dare una casa a tutti coloro che vivono in condizioni precarie. La procura della Repubblica solo in due casi è riuscita a far riconsegnare gli appartamenti ma l'iter è lungo e complesso e le forze investigative sono esigue. Basterebbe quindi una dose di buon senso e di carità umana da parte di chi vive lontano da Cassino ma continua ad avere le chiavi di una casa vuota.

Disabile Cassino Ater

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