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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Cassino

Cassino, due imprenditori arrestati e sequestri per 12 milioni di euro

L'indagine 'Fuel' portata avanti dalla Procura di Cassino e la Guardia di Finanza ha consentito di incastrare due fratelli titolari di numerosi distributori di carburante

Due imprenditori di Cassino arrestati e un maxi sequestro da 12 milioni di euro. Questo il bilancio dell'indagine 'Fuel' portata avanti dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Cassino. A finire agli arresti domiciliari due fratelli residenti in città e titolare di numerosi distributori per l'erogazione del carburante. 

I due, secondo le verifiche effettuate dalle fiamme gialle del Gruppo di Cassino sotto la direttiva del magistrato Alfredo Mattei, si sarebbero resi responsabili dei reati di omessa dichiarazione, emissione di fatture per operazioni inesistenti, occultamento e distruzione di scritture contabili.

M.C.M. e la donna P. M. sono finiti ai domiciliari, mentre a A.C. pregiudicato per 416 bis gli è stata notificata l'interdizione a svolgere attività imprenditoriale. 

L’indagine è scaturita da un’attività di polizia economico finanziaria nei confronti di una società che gestiva un’area di servizio sita nel cassinate, formalmente amministrata da un pregiudicato salernitano - gravato da plurimi precedenti penali, quali associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata ai reati di usura, estorsione e porto abusivo di armi - ma di fatto gestita in prima persona dai due arrestati. Gli accertamenti tributari hanno consentito di quantificare un ingentissimo danno arrecato all’Erario, derivante dalla mancata dichiarazione di ricavi per oltre 55 milioni di euro, da imposte evase per oltre 30 milioni di euro, di cui IVA evasa per oltre 12 milioni, nonché dall’emissione e dall’utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti per oltre 65 milioni di euro.

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