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Cronaca

Cassino, carabinieri del Nas in azione: sequestrati 50 chili di cozze e calamari avariati

Il titolare di una nota pescheria si è visto notificare due verbali per oltre tremila euro. All'interno della rivendita di prodotti ittici è arrivato anche un veterinario dell'Asl

Pesce avariato o mal conservato rinvenuto dai carabinieri del NAS di Latina in una nota pescheria di Cassino. Non solo. I militari del capitano Egidio Felice, comandante dello speciale reparto dell'Arma unitamente a quelli della Compagnia di Cassino agli ordini del capitano Ivan Mastromanno, hanno verbalizzato l'inadeguatezze dei requisiti del laboratorio per la presenza di contenitori per rifiuti non idonei, disordine nella conservazione dei prodotti alimentari nonché promiscuità nella conservazione in cella frigorifera di prodotti ittici in corso di validità con quelli scaduti. Nella pescheria, inoltre, è stata rinvenuta un'esposizione per la vendita di mitili aperti e non vitali, presenza di vongole e calamari scongelati per i quali la titolare non era in grado di dimostrare la provenienza.

La merce sequestrata

Il magistrato della Procura di Cassino ha quindi disposto il sequestro e la conseguente distruzione dii 25 chili di mitili, 3 chili di vongole e 20 chili di calamari non ritenuti più idonei al consumo. I carabinieri hanno poi chiesto la presenza del personale dell'ufficio veterinaria dell'Asl. Il titolare dell'attività commerciale è stato multato di 2000 euro  per l'omessa procedura autocontrollo e di 1500 euro per la mancata dichiarazione provenienza molluschi.

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