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Cronaca Cassino

Cassino, presunta truffa alla BPC: la segnalazione arrivata dai vertici dell'Istituto di credito

L'indagine conclusa dalla Procura di Cassino e svolta dai carabinieri ha visto coinvolte 14 persone comprensi il direttore di filiale ed un imprenditore

Saranno presto interrogati dal magistrato Roberto Bulgarini Nomi le 14 persone coinvolte nella maxi inchiesta per truffa a danno della Banca Popolare del Cassinate. Gli indagati, comprenso un direttore di filiare dipendente dello stesso istituto di credito ed un imprenditore, avrebbero ottenuto prestiti mai restituiti o restituiti in parte, presentanto documenti falsi. Un presunto raggiro da oltre 250mila euro che ha portato gli indagati a rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla truffa.

La nota dell'Istituto

"Sono state diffuse in questi giorni alcune notizie relative ad un'ipotesi di reato di truffa ai danni della Banca Popolare del Cassinate per l'ottenimento, tramite falsa documentazione, di finanziamenti e prestiti personali. L'indagine è scaturita da una segnalazione della banca che, nelle consuete attività di controllo effettuate, ha riscontrato alcune anomalie. L'entità delle pratiche oggetto di verifica  ammontava a poco meno di 250.000 euro, importo che attualmente risulta, comunque, diminuito in quanto alcune rate sono state parzialmente rimborsate. Il Consiglio di Amministrazione, già all'epoca dei fatti, aveva immediatamente provveduto a presentare regolari querele presso gli organi competenti, intendendo così tutelare la propria attività e i propri interessi. La Banca, che in questo procedimento è parte offesa, ad oggi non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito allo stato di avanzamento delle indagini, ma ha appreso dagli organi di informazione la conclusione delle indagini preliminari. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare del Cassinate, nel rispetto del lavoro degli inquirenti e delle persone a diverso titolo coinvolte, non ritiene opportuno al momento esprimere alcun giudizio né commentare in alcun modo la vicenda, ma ripone la massima fiducia nell'attività della magistratura e attende con serenità che venga portato avanti l'iter giudiziario. Al contempo, è opportuno evidenziare come proprio la costante attività ispettiva e di controllo effettata al proprio interno – e che in questo caso ha permesso di rilevare tempestivamente le anomalie segnalate - rappresenta una ulteriore garanzia circa il costante  e quotidiano impegno della banca ad operare in maniera corretta e circa l'efficacia dei propri presidi interni atti a verificare costantemente l'attività operativa". 

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